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Regione

Col passaggio della stecca si è chiusa l’adunata. 80 mila in sfilata

Fedriga: «Oggi Udine è stata la Capitale d’Italia»

Con la cerimonia del passaggio della stecca tra Udine e Vicenza si è conclusa ufficialmente la 94ª adunata nazionale degli alpini che ha richiamato nel capoluogo friulano, da giovedì a oggi, migliaia di penne nere da tutta Italia ma anche dall’estero. La stecca degli alpini, l’asse simbolo delle penne nere, è passata dalla sezione Ana di Udine a quella di Vicenza, che organizzerà l’adunata del prossimo anno. Il deflusso degli alpini dal capoluogo friulano al momento sta proseguendo, secondo quanto informa la Prefettura, senza particolari disagi. 

«E’ stato un grande orgoglio sfilare tra le penne nere e alla testa delle sezioni del Friuli Venezia Giulia: Udine è la casa degli alpini, che rappresentano il cuore dei valori dell’Italia, e così oggi per un giorno il capoluogo friulano è stata la Capitale d’Italia». Ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga che ha sfilato da piazzale Osoppo a piazza Primo Maggio in testa alla Protezione civile regionale, assieme all’assessore Riccardo Riccardi, aprendo la sfilata delle otto sezioni del Fvg: Trieste, Gorizia, Pordenone, Carnia, Gemona, Palmanova, Cividale e Udine. In queste giornate, ha aggiunto Fedriga, «è andato tutto molto bene e devo ringraziare l’organizzazione impeccabile degli alpini e del territorio, che ha garantito che tutta questa imponente manifestazione procedesse sempre al meglio». Un riferimento poi alla Protezione civile: «Gli alpini sono protagonisti nella Protezione civile, un connubio che è iniziato per fronteggiare la tragedia del terremoto e che ha fatto grande il modello del Fvg».

Meloni e l’ipotesi della leva 

volontaria

Indossa un cappello alpino da generale, con la penna bianca, mentre dal palco d’onore assiste alla sfilata “una delle rappresentazioni più straordinarie di cosa sia l’amore di Patria” la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La premier è arrivata al mattino presto per testimoniare la sua

vicinanza alla “famiglia” delle penne nere, perché dopo la mamma, dice, vengono loro. A chi l’avvicina, per chiederle quale sia il suo pensiero sulla leva, risponde: “Sicuramente è un tema che si può affrontare come ipotesi volontaria, alternativa al servizio civile”. Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, presente per l’adunata e dopo un saluto alla partigiana Paola Del Din, 99 anni, medaglia d’oro al valore militare, riflette sull’ipotesi della leva preferendo l’idea di una “mini naja di 40 giorni”, sempre su base volontaria: i “colleghi in Senato” a breve presenteranno un ddl in merito, anticipa. Di piccola leva o “o servizio civile obbligatorio” parla anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani: “per avvicinare i giovani alle istituzioni”, precisa. 

Foto di Nicola Zignin

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