Altri sei mesi di controlli ai confini tra Italia e Slovenia, ma anche verso Slovenia e Croazia, e quindi anche d’estate con possibili disagi per i vacanzieri in viaggio. L’annuncio è arrivato ieri da Roma con il ministro degli Interni Piantedosi che ha deciso, assieme al suo omologo sloveno Poklukar, di mantenere i confini presidiati anche visto il livello di allerta innalzato in occasione del G7 italiano.
Contrari a questa decisione i sindacati italiani e quelli sloveni. «Pesante – dicono – l’impatto sui lavoratori transfrontalieri».
Secondo Roberto Treu presidente del Consiglio sindacale interregionale Fvg-Slovenia, «queste misure intaccano il principio fondamentale della libera circolazione delle persone, una delle più grandi conquiste dell’Unione europea, e sono inefficaci per la sicurezza».