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Da Gemona a Moggio in preghiera fino all’alba sui passi di Santa Chiara

Fu una fuga notturna quella di Chiara verso la chiesetta di Santa Maria degli Angeli, da Francesco d’Assisi e dai primi frati Minori lì radunatisi. E per questo sarà un cammino notturno a ricordare i precipitosi ma determinati passi della giovane donna verso Dio. Il pellegrinaggio – intitolato “Chiara come l’alba sopra Moggio” – giunto alla sua 13ª edizione, anche quest’anno è promosso dai Francescani della regione insieme alla Forania della Pedemontana e si svolge nella notte tra il 10 e l’11 agosto.

22 chilometri nella notte, al mattino Messa con l’Arcivescovo in Abbazia

Ventidue chilometri di cammino, tutti di strada agevole e con diverse pause, con partenza alla mezzanotte di domenica 10 dal Santuario di Sant’Antonio a Gemona (per i più allenati) o all’1 dell’11 agosto dal Duomo di Venzone (per tutti) e arrivo al monastero delle Clarisse di Moggio Udinese in tempo per la S. Messa delle ore 9, nella festa di Santa Chiara, che sarà presieduta dall’arcivescovo mons. Riccardo Lamba.

Il tema conduttore delle riflessioni di quest’anno sarà proprio la fuga notturna di Chiara dalla casa paterna per cercare Dio, ha anticipato il guardiano del santuario di Sant’Antonio di Gemona, fra Giovanni Battista Ronconi a la Vita Cattolica e Radio Spazio. Il cammino come sempre sarà scandito da canti e momenti di preghiera e non mancheranno dei momenti di ristoro.

«Anche quest’anno sarà presente un gruppo di affezionati pellegrini non più giovanissimi, che hanno intorno agli 80 anni, ma solo all’anagrafe, e non mancano mai – fa sapere p. Ronconi –. E accanto a loro diverse altre persone di età più varia, alcuni legati alla spiritualità francescana, altri semplici pellegrini desiderosi di vivere l’esperienza».

Pellegrini all’alba, durante il cammino di Santa Chiara nel 2024

Un cammino per tutti, in particolare per chi è in ricerca

Nella notte rischiarata dalle torce, i passi condurranno verso l’alto e nel contempo nel profondo di sé. «Dal punto di vista pratico si tratta di un cammino adatto a tutti coloro che hanno un minimo di allenamento – prosegue padre Ronconi –; negli anni il percorso è stato modificato proprio per renderlo il più agevole e sicuro possibile».
E dal punto di vista dello spirito della proposta? «Io la consiglio a tutti coloro che sono in ricerca – risponde il frate –. A chi si sta scrollando di dosso una relazione faticosa, a chi ha qualcosa da ridefinire nella propria vita o a chi, semplicemente, sente quell’inquietudine che il Signore mette nel cuore delle persone, e che va risolta trovando Lui».

Itinerario, informazioni e adesioni

Il ritrovo per la partenza del pellegrinaggio è al santuario di Sant’Antonio a Gemona alla mezzanotte (è possibile parcheggiare nei pressi del santuario) oppure all’una al Duomo di Venzone e il cammino si effettuerà con qualsiasi tempo. Il percorso attraverserà Gemona, Venzone e Carnia, con un lungo tratto lungo la ciclabile Alpe Adria. I frati fanno sapere che quest’anno non è stato possibile offrire un servizio di navetta per il ritorno a Gemona; nel limite del possibile, qualche persona potrà essere riaccompagnata al parcheggio, ma a chi ne ha la possibilità si consiglia di organizzarsi per il rientro. Ai pellegrini si chiede una pre-iscrizione tramite i seguenti contatti: tel. 3466243834; email: camminosantachiara@gmail.com.
Valentina Zanella

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