Una buona Udinese ha strappato un punto a un Milan apparso in una condizione di forma non ottimale.
«Non andremo a Milano per una gita, ma cercheremo di fare la partita». Così Igor Tudor, neo-mister bianconero, alla vigilia del match disputato martedì 2 aprile a San Siro. E così è stato. Alla “scala del calcio”, una buona Udinese ha strappato un punto a un Milan apparso in una condizione di forma non ottimale.
La formazione: qualche sorpresa nell’undici titolare
Mister Igor Tudor ha dovuto scegliere gli undici titolari dovendo fare i conti con numerose assenze: agli infortunati Nuytinck, D’Alessandro e Barak, infatti, si sono aggiunte le squalifiche di Stryger Larsen e Sandro. Tudor ha quindi schierato un’inedita difesa “a tre” formata da Opoku, De Maio e il rientrante Samir. A centrocampo il mister ha risparmiato l’azzurrino Mandragora – probabilmente per evitare affaticamenti in vista dei prossimi ravvicinati impegni di campionato – e ha schierato al centro la coppia formata da Fofana e Behrami, tenendo gli olandesi Ter Avest e Zeegelar sulle fasce. Davanti si è rivisto il tridente già all’opera contro il Genoa, con Lasagna supportato dalla coppia argentina Pussetto-De Paul.
La partita
Il primo tempo è stato decisamente avaro di emozioni: da segnalare soltanto i due infortuni occorsi, tra le file rossonere, al portiere Donnarumma e al neo acquisto Paquetà. Bianconeri spenti e timorosi: solo alla fine della prima frazione si sono visti alcuni ottimi spunti di Pussetto, unico a tenere in apprensione la difesa milanista. Sul finire della prima metà di gioco, ecco la rete del vantaggio rossonero: Cutrone controlla al limite dell’area, traversone e rete del polacco Piatek, lesto ad anticipare sia Opoku, sia Samir.
Ripresa con alcune novità: entra subito il britannico Wilmot al posto di uno stanco Samir. L’Udinese più pimpante e propositiva, si fa vedere con più assiduità nella metà campo rossonera. È stato l’ingresso di Okaka, però, a cambiare l’inerzia del match: entrato al posto di Ter Avest, il centravanti ha ridisegnato l’assetto offensivo dei bianconeri: lui e Lasagna sono state le due punte centrali, supportate da De Paul sulla trequarti e da Pussetto spostato sulla fascia destra. Proprio questo nuovo assetto ha fatto sì che, in una ripartenza giocata tutta di prima intenzione, Kevin Lasagna insaccasse la rete del pareggio dopo un contropiede svolto in grandissima velocità.
Uno a uno, tutto da rifare per gli uomini di Gattuso. L’Udinese, dal canto suo, tiene stretto il pareggio fino all’ultimo respiro, quando De Paul spreca addirittura la possibilità di passare in vantaggio.
Da segnalare l’ottima prestazione del portiere Musso – ormai una garanzia tra i pali bianconeri – e la partita di sacrificio di Pussetto, impiegato nel finale come esterno di centrocampo. L’intelligenza tattica di Okaka ha fatto il resto. La nota stonata è stato l’infortunio occorso al capitano Valon Behrami, colpito da una pallonata e franato malamente sulla caviglia. «Pare che l’infortunio sia preoccupante» ha dichiarato il Direttore Sportivo Daniele Pradé ai microfoni di Udinews. Si attendono le valutazioni mediche del caso: la sfortuna pare accanirsi su questo giocatore appena rientrato da un precedente infortunio.
La classifica dei bianconeri
L’Udinese ora viaggia a 29 punti in classifica, e – in attesa dei risultati delle altre partite del turno infrasettimanale – si attesta al quindicesimo posto in classifica. Sono quattro, ora, le lunghezze che separano i bianconeri dal terz’ultimo posto, occupato da quell’Empoli che domenica sarà di scena sotto l’arco del “Friuli”. Con ogni probabilità per i toscani sarà una partita decisiva per la permanenza nella massima serie.
In attesa di conoscere i tempi di recupero di Behrami, per il turno di campionato di domenica 7 aprile mister Tudor potrà contare su Larsen e Sandro, di rientro dalle rispettive squalifiche.
Giovanni Lesa