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Chiesa

I friulani a Roma al funerale di Francesco: lacrime e commozione

Non si ferma la fiumana di persone che continua a portare omaggio alla tomba di Papa Francesco. E assieme ai “grandi” del mondo anche tante persone comuni hanno voluto esserci in questi giorni a Roma. Paolo Zoratti, presidente del Serra Club di Udine, ha raggiunto la capitale appositamente per prendere parte al funerale. «Ho sentito di fare questo viaggio per rendere omaggio a una figura importante per tutti noi, per ringraziarlo – racconta sulle  –. È stato un uomo di Dio che ha scelto di farsi piccolo per farsi ascoltare da tutti, di farsi vicino a tutte le persone». Zoratti ha preso il treno notturno e questo gli ha permesso di arrivare a Roma sabato di buon mattino e di partecipare alla celebrazione sul sagrato di San Pietro da una posizione abbastanza avanzata.

«Per la concomitanza con il Giubileo degli adolescenti era una piazza molto giovane e internazionale, ma anche molto attenta, commossa, abbiamo vissuto la Messa con gran raccoglimento. Ho visto diverse persone piangere». A commuovere sono state anche le parole dell’omelia del cardinale Re. «Parole molto vere, che hanno emozionato tutti, parole che la gente ha sentito autentiche».

Ha voluto recarsi a Roma ad omaggiare Papa Francesco anche Claudio Rizzi, cividalese, appartenente al movimento Rinnovamento nello Spirito. Partito dal Friuli con il suo van, è giunto a Roma il giorno prima del funerale e ha dunque potuto anche mettersi in fila con la moltitudine di persone desiderose di dare un saluto a Francesco nella Basilica di S. Pietro. «Ho visto molte famiglie con le carrozzine e molti sudamericani. In tutti c’era il desiderio di incontrarlo per l’ultima volta e di pregare per lui sicuri che lui farà altrettanto per noi. Sono state quattro ore molto impegnative con lunghe soste in attesa che la fila si smaltisse lentamente proseguendo verso la basilica. Finalmente entrato ho potuto sostare qualche secondo, un sguardo, una preghiera, un affidarsi alla sua intercessione presso il Padre, un portare la mia famiglia e conoscenti nel suo cuore di padre».

Poi, sabato, il funerale. «Abbiamo ascoltato l’omelia dove sono stati ricordati i momenti salienti del pontificato, abbiamo ringraziato Dio e lo Spirito  Santo che sempre conduce la Chiesa. Così sarà anche per la scelta del successore. La folla molto composta ha applaudito l’arrivo e la partenza del feretro – ricorda Rizzi –. Ho sentito nei presenti e in me stesso un senso di smarrimento e di tristezza nel vederlo andare via. Andando verso “casa” ho incrociato il passaggio del corteo che portava il corpo di Francesco a Santa Maria Maggiore e anche qui una marea di gente lungo il percorso a salutarlo. Si è visto chiaramente l’affetto della gente: il Papa di tutti!».

Valentina Zanella e Flavio Zeni

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