Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
Cronaca

Jalmicco, un parco fotovoltaico al posto dell’hotspot

Ipotesi alternativa al centro migranti regionale, c’è un possibile acquirente. Il sindaco Tellini scrive al presidente della Repubblica

Una società carinziana, a capitale pubblico, impegnata nello sviluppo di fonti di energia rinnovabile, ha presentato manifestazione scritta d’interesse per l’acquisto dell’ex Caserma Vinicio Lago di Jalmicco per la realizzazione di parco fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Giuseppe Tellini, Sindaco di Palmanova, fa sapere che “il Comune appoggia questa soluzione verde e sostenibile”. “Le autorità regionali e statali ascoltino i territori ed escludano Jalmicco come sito dove realizzare il centro hotspot migranti regionale – prosegue Tellini –. Con questa manifestazione, ora il Ministero della Difesa, proprietario dell’area, deve prendere in considerazione e valutare la proposta in maniera prioritaria, senza pregiudizi”.

Luca Piani, vicesindaco e assessore comunale ad ambiente e grandi infrastrutture aggiunge che “il Decreto Energia mette a disposizione anche fondi Pnrr per realizzare Comunità energetiche a servizio dei residenti. Si fermi il centro migranti e si dia a Jalmicco e Palmanova un futuro sostenibile. La Fortezza ha vincoli storici imposti dal Ministero sull’installazione, anche sulle case private, di pannelli fotovoltaici. Posizionandoli fuori dal raggio delle mura, queste andrebbero a servire anche il centro cittadino. Compensazione ideale per le difficoltà dei residenti. Sarebbe una delle prima città al mondo a sperimentare una soluzione del genere per ovviare alla salvaguardia del bene storico. Su questo è già partito e finanziato un progetto europeo che va proprio in questa direzione”.

Nella comunicazione, indirizzata al Ministero della Difesa 12° Reparto Infrastrutture – Comando di Udine e all’Agenzia del Demanio Direzione Regionale FVG, proprietari dell’area, e, per conoscenza al Comune di Palmanova, viene citato l’articolo 20 del “Decreto Energia”.

Il testo della legge n. 34 del 27 aprile 2022 che converte il Decreto prevede che, allo scopo di contribuire alla crescita sostenibile del Paese, alla ottimizzazione del sistema energetico e per il perseguimento della sicurezza energetica nazionale, il Ministero della Difesa affida in concessione o utilizza direttamente, in tutto o in parte, i beni del demanio militare o a qualunque titolo in uso al medesimo Ministero, per installare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, anche ricorrendo, per la copertura degli oneri, alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 2, previo accordo fra il Ministero della difesa e il Ministero della transizione ecologica.

Inoltre che il Ministero della difesa e i terzi concessionari dei beni possono costituire comunità energetiche rinnovabili nazionali anche con altre pubbliche amministrazioni centrali e locali anche per impianti superiori a 1 MW.

Una lettera ufficiale è stata recapitata via PEC dal Comune di Palmanova, a firma del Sindaco Tellini, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Ministero della Difesa – Commissario speciale e vice commissari speciali di cui al Decreto Energia articolo 20, comma 3-bis, al Commissario straordinario per l’emergenza migranti Valerio Valenti, ai Prefetti di Gorizia, Trieste, Udine e Pordenone, al Presidente della Regione FVG Massimiliano Fedriga, all’Assessore regionale alle autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e immigrazione Pierpaolo Roberti, all’Assessore regionale alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro e ai Consiglieri Regionali del Friuli Venezia Giulia, oltre che al Ministero della Difesa 12° Reparto Infrastrutture Comando di Udine e all’Agenzia del Demanio Direzione Regionale FVG. Per conoscenza la stessa lettera è stata inoltrata ai Sindaci dei Comuni di Aiello del Friuli, Aquileia, Bagnaria Arsa, Bicinicco, Buttrio, Campolongo Tapogliano, Cervignano del Friuli, Chiopris-Viscone, Corno di Rosazzo, Fiumicello Villa Vicentina, Gonars, Manzano, Pavia di Udine, Porpetto, Pradamano, Ruda, San Giovanni al Natisone, Santa Maria La Longa, Terzo di Aquileia, Torviscosa, Trivignano Udinese e Visco e ai Capigruppo del Consiglio Comunale di Palmanova. Nella missiva si chiede di sostenere tale progettualità, dapprima escludendo quel sito inadatto ad ospitare persone, e nel contempo promuovendo e facilitando un incontro tra l’Amministrazione Comunale, la società proponente la manifestazione d’interesse, la società Difesa Servizi S.p.A. del Ministero della Difesa, il Ministero della Difesa 12° Reparto Infrastrutture e l’Agenzia del Demanio FVG per definire le modalità di utilizzo per l’area in vista di una crescita sostenibile del nostro Paese, dell’ottimizzazione del sistema energetico e per il perseguimento della sicurezza energetica nazionale.

E conclude il Sindaco Giuseppe Tellini: “Il sito dell’ex caserma Vinicio Lago a Jalmicco risulta fatiscente, con presenza di amianto, cisterne interrate non manutenute, edifici pericolanti da decenni, privo di fognature e servizi primari. Inoltre l’area è parte integrante di un borgo millenario costituito da una piccola comunità di circa 800 persone, molto coesa, che non ha la capacità di sostenere un tale impatto, che altererebbe irrimediabilmente la storia e le occasioni di ritrovo, creando una tensione sociale non gestibile dalle autorità locali, come dichiarato dallo stesso sindacato delle Forze di Polizia e paventato dai sindaci dei 23 comuni limitrofi sui cui territori opera la Compagnia dei Carabinieri di Palmanova”.

Articoli correlati