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Opinioni

La grande ricchezza della cultura friulana è l’identità nella pluralità

La rassegna della Setemane de culture furlane – Settimana della cultura friulana, ormai la dodicesima, si è conclusa domenica scorsa a Torreano con la tradizionale Fraie de Vierte. Sono state giornate molto impegnative per la Società Filologica Friulana, che ha promosso, organizzato e gestito la rassegna, ma anche per tutte le associazioni, i comuni, le proloco e le altre istituzioni che vi hanno aderito. I numeri rappresentano solo in parte il rilievo della manifestazione, ne restituiscono una dimensione essenzialmente “quantitativa”, ma possono dare comunque una prima indicazione per valutarne l’impatto sul territorio. Gli eventi hanno superato i duecento, nel complesso, portando un ulteriore incremento al numero già molto consistente delle ultime edizioni, come anche è cresciuto il numero dei comuni (74) e delle associazioni (185) coinvolte, tra enti culturali, gruppi corali e teatrali, musei e parrocchie, scuole e istituti comprensivi. Anche il tipo di evento, oltre al suo promotore e organizzatore, ha mostrato una notevole varietà, potendo il pubblico partecipare a conferenze e convegni, presentazioni e spettacoli, mostre e concerti, letture per bambini e visite guidate; altrettanto vari sono stati gli argomenti affrontati, tra storia e arte, musica e teatro, lingua e tradizioni popolari, con il consueto ricordo per i grandi del passato. Mantenendo la combinazione di manifestazioni distribuite su tutto il territorio regionale e la possibilità di realizzarle in diretta streaming presso la sede della Filologica in via Manin a Udine, con la registrazione sulla piattaforma www.setemane.it, si ottiene anche il risultato di consolidare una sorta di archivio multimediale dedicato alla cultura friulana; in questo luogo “virtuale”, ma già molto frequentato, è possibile fruire di tutti i contenuti della presente e delle passate edizioni della Setemane, come anche dei vastissimi materiali delle “Teche friulane” (www.techefriulane.it), che costituiscono il maggiore catalogo di beni bibliografici e multimediali al momento disponibile in rete.

La valutazione “qualitativa” delle attività proposte, forse meno immediata, dà anch’essa ottimi riscontri. Gli enti partecipanti hanno coinvolto illustri specialisti e ottimi divulgatori per lo svolgimento degli eventi in programma, personalità del panorama culturale della regione e di fuori regione, permettendo alla Filologica di rafforzare quella rete di rapporti e di relazioni che costituisce il principio ispiratore della manifestazione: la collaborazione delle migliori forze che lavorano per la cultura del Friuli, la condivisione di un grande progetto di comunità, nel quale ogni voce, nella varietà degli interessi e delle espressioni, possa farsi sentire.

Questa idea è senza dubbio molto ambiziosa e lo è stata fin dall’inizio, ma l’esperienza maturata in questi anni, e soprattutto i risultati conseguiti, ci permettono di proseguire con determinazione in questa direzione. Perché, alla fine, è ad una domanda che la Setemane de culture furlane deve rispondere: come interpretiamo il Friuli di oggi, che Friuli immaginiamo per i friulani di domani, quali sono i valori, morali e materiali, che ci sono propri, qual è il fondamento del nostro essere comunità? Tutto ruota, a mio avviso, intorno all’idea di “identità”, un’identità declinata nella sua pluralità, un’identità che ci affascina e che ci seduce, un’identità che ci fa partecipare alla millenaria storia della nostra terra. Per poterci dire friulani e capirne le ragioni.

Federico Vicario

Presidente della Società Filologica Friulana

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