Una ricostruzione virtuale del Duomo diUdine, in cui le architetture si materializzano in versione digitale sotto i nostri occhi, con l’accompagnamento musicale dell’antico discanto aquileiese “Ad cantum leticie”, mostrandoci l’edificio così com’era nel XIV secolo, con gli archi gotici a sesto acuto, il soffitto a capriate lignee, l’abside e le due cappelle con gli affreschi di Vitale da Bologna e l’arca del Beato Bertrando dietro l’altar maggiore. Un Duomo, quindi, ben diverso da come lo vediamo oggi, dopo la “riforma” promossa nel 1735 dalla famiglia Manin. C’è anche tutto ciò nel video-documentario dal titolo “Il Duomo di Udine. Storia e ricostruzione virtuale di un monumento tra Medioevo e Rinascimento”, raffinato prodotto digitale che giunge a conclusione del progetto sul più importante edificio sacro udinese, promosso dall’Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli insieme con l’Università degli Studi di Udine e Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, in convenzione con la Parrocchia di Santa Maria Annunziata nella chiesa Metropolitana di Udine.
Si tratta, in sostanza, della sintesi – in circa quindici minuti di immagini, spiegazioni, foto (di Luca Laureati), interviste – delle 900 pagine del volume in due tomi “Il Duomo di Udine. Storia e architettura tra Medioevo e Rinascimento”, pubblicato a dicembre dello scorso anno dall’Istituto Paschini con Gaspari editore, a cura di Cesare Scalon.
Realizzato dal “FrameLAB Multimedia & Digital Storytelling” del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna con sede a Ravenna, il video-documentario sarà presentato venerdì 22 novembre, alle ore 17.30, nella sala conferenze della Fondazione Friuli, in via Gemona 1 a Udine. Ad illustrarne i contenuti saranno il presidente dell’Istituto Paschini, Cesare Scalon, Alessandro Iannucci e Simone Zambruno (FrameLab, Università di Bologna) e Luca Mor (Istituto Paschini, Università di Udine).
Scalon: «Monumento da valorizzare»
«Obiettivo dei volumi sul Duomo di Udine ed anche del video – afferma Scalon – è richiamare l’interesse degli operatori pubblici e dei responsabili delle istituzioni e dei beni culturali sull’importanza di questo monumento e sulla necessità di valorizzarlo al meglio dal punto di vista storico-culturale, ma anche turistico». «Per fare questo – prosegue– c’è bisogno di inserire meglio il Duomo di Udine all’interno di un circuito o rete museale cittadina».Un progetto di alto livello, quindi, che alla finalità accademica affianca anche quella promozionale. Di qui l’idea del video, che sarà visibile online sulla piattaforma del FrameLAB Multimedia e successivamente anche su altri canali.
Su tale strada, l’Istituto Paschini si è incamminato con convinzione. I due volumi sul Duomo di Udine, infatti, fanno seguito ai primi due dedicati ad un altro monumento importante del Medioevo udinese, ovvero la chiesa di San Francesco. In corso di realizzazione è uno studio analogo sulla chiesa di Santa Maria di Castello, sempre a Udine. L’intenzione è quella di continuare la collana dedicando la successiva pubblicazione alla chiesa di San Francesco di Cividale.