L’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato ha scritto un accorato messaggio ai sacerdoti.
«Il tempo di prova continua, lasciandoci nell’incertezza di quando e come ne verremo fuori. Può sedimentarsi nei cuori una certa stanchezza, che potrebbe spingere a chiudersi nel proprio guscio per non sentire sempre brutte notizie. A tale tentazione dobbiamo resistere e spero che anche queste parole, che ho pensato di rivolgervi, siano un piccolo aiuto». Si apre così il messaggio che il pastore della Chiesa friulana rivolge ai fedeli e che la Vita Cattolica ha pubblicato questa settimana in forma integrale (scarica gratuitamente il settimanale dal seguente link: ): «Per resistere assieme – prosegue – è necessario “non perderci di vista l’uno con l’altro”. Questo è il primo invito che faccio a me e a tutti voi».
Dunque una vicinanza forte che si fa concreta in un momento di grave emergenza, un sentimento che esprime anche nei confronti dei sacerdoti, indirizzando pure a loro una lunga lettera che mira ad aprire uno speciale dialogo in questo tempo di deserto: «In questi giorni in cui abbiamo pochi contatti fisici – scrive mons. Mazzocato –, restiamo in comunione di preghiera con il vescovo e tutti i confratelli della nostra grande famiglia del Presbiterio diocesano. […] Possiamo, poi, prendere l’iniziativa di farci vivi gli uni con gli altri attraverso qualche telefonata o messaggio per scambiarci un saluto, una parola, un parere sulle scelte che stiamo facendo. Sarebbe edificante per tutti anche comunicarci qualche testimonianza su come stiamo vivendo spiritualmente e pastoralmente questo tempo di insicurezza e di prova. Da parte mia, ho espresso la mia riflessione con messaggi ed omelie e continuerò a farlo. Sarebbe bello ascoltarci anche tra di noi».
Nel messaggio ai sacerdoti mons. Mazzocato ribadisce le disposizioni emanate il 9 marzo, a cui si aggiungono quattro nuove indicazioni:
– Sono sospese le celebrazioni dei battesimi e dei matrimoni mentre per i funerali resta la possibilità di una breve preghiera in cimitero con benedizione del corpo del defunto.
– Ai malati gravi è nostro dovere portare i sacramenti in casa, dopo previo accordo con i parenti e rispettando le norme generali di sicurezza.
– Valorizziamo al meglio le risorse che offrono i moderni mezzi di comunicazione per accompagnare le persone e le famiglie in momenti di preghiera.
– Si invita a spostare la celebrazione della prima confessione e della prima comunione all’inizio del nuovo anno pastorale 2020-21 per consentire un’adeguata preparazione e una celebrazione serena ai bambini, alle famiglie e alle comunità.