«E se per un quarto d’ora tutti voi non ci foste, cosa succederebbe? Cosa farebbe la comunità locale? Me lo chiedo spesso». Con queste parole l’arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba, si è rivolto a operatori e volontari della Caritas diocesana di Udine, del Centro Missionario diocesano e di Casa Betania, riuniti in un pomeriggio speciale di condivisione, all’oratorio di Pavia di Udine.
«Sono giornate dense di impegni per me, sto incontrando e conoscendo le diverse realtà del territorio – ha evidenziato mons. Lamba –, ma volevo esserci, anche se solo per cinque minuti, anche se solo per un saluto. Questo perché il tessuto che voi rappresentate, di operatori e volontari dei diversi ambiti della Caritas, è a mio modo di vedere essenziale per le comunità, non solo in termini di presenza, ma anche per il modo in cui operate: è il vostro un lavoro fatto col cuore, un lavoro in cui mettete tutto ciò che siete. Sono dunque qui per ringraziarvi, ma anche per incoraggiarvi, perché so bene che non è sempre facile, però come dice Gesù nel Vangelo “con la vostra perseveranza salverete il mondo”».
Un pomeriggio (dal titolo “Periferie in festa”), quello vissuto a Pavia di Udine, ideato dall’équipe formazione della Caritas per favorire la conoscenza soprattutto tra chi opera in servizi diversi, ma anche per condividere, attraverso modalità ludiche, il proprio vissuto, soprattutto per accendere i riflettori sulla gioia del servizio, senza naturalmente nascondere difficoltà e la fatica del lavoro. «Un momento importante – ha sottolineato il direttore della Caritas diocesana, don Luigi Gloazzo – di cura delle relazioni. Anche io vi sono grato per il vostro generoso impegno e per la capacità di tenere insieme cuore, intelligenza e professionalità, tanto più in un passaggio storico complesso in cui le povertà aumentano e anche le richieste rispetto al vostro lavoro, dall’accompagnamento alla burocrazia».
A portare il saluto della parrocchia di Pavia di Udine, il parroco don Valerio Dalla Costa. Alla fine della giornata c’è stato un momento conviviale realizzato dai ragazzi – minori stranieri non accompagnati – del Civiform di Cividale.
