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Cronaca

Morte di Bendetto XVI. Il messaggio dell’Arcivescovo

Mons. Mazzocato rivolge un messaggio a sacerdoti e fedeli della Chiesa udinese

Appresa con dolore la notizia della morte di Benedetto XVI, mons. Andrea Bruno Mazzocato rivolge un messaggio a sacerdoti e fedeli della Chiesa udinese: «Un sentimento di profonda riconoscenza a Dio Padre e al Signore Gesù per averlo scelto e donato alla Chiesa come guida illuminata in questo tempo complesso, come pastore amorevole e, insieme, coraggioso». Lunedì 2 gennaio, alle 19, in Cattedrale a Udine l’Arcivescovo presiederà una Santa Messa in suffragio del Papa emerito che sarà trasmessa in diretta su Radio Spazio “La voce del Friuli”.

«È la perdita di un padre che si è spento come i grandi patriarchi del popolo di Dio, dopo essersi totalmente consumato per il suo Signore e per i suoi fratelli»: con queste parole l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha commentato con dolore – in un messaggio rivolto a sacerdoti e fedeli – la morte del Papa emerito, Benedetto XVI, avvenuta alle 9.34 di oggi, sabato 31 dicembre, nel monastero Mater Ecclesiae in Vaticano.

«Al nostro dolore – prosegue mons. Mazzocato –, si unisce però un sentimento di profonda riconoscenza a Dio Padre e al Signore Gesù per averlo scelto e donato alla Chiesa come guida illuminata in questo tempo complesso, come pastore amorevole e, insieme, coraggioso di fronte alle prove che non sono state risparmiate al Corpo di Cristo durante il suo pontificato. Il nostro grazie va, spontaneamente, anche a lui per il bene che ha fatto ad ognuno di noi, a tutto il popolo di Dio e a tutta la società contemporanea attraverso la sua testimonianza cristallina, il suo insegnamento chiaro e profetico e il suo silenzio, nutrito di preghiera, degli ultimi anni nel Monastero Mater Ecclesiae».

Una gratitudine di «figli riconoscenti» richiamata solo pochi giorni fa, mercoledì 29 dicembre, in una lettera alla Chiesa udinese in cui il presule invitava alla preghiera di fronte all’aggravarsi delle condizioni di salute di Benedetto XVI, raccogliendo e rilanciando la sollecitazione in tal senso di Papa Francesco e del presidente della Cei, cardinal Matteo Zuppi.

Lunedì 2 gennaio alle 19, in Cattedrale a Udine, l’Arcivescovo presiederà una Santa Messa in suffragio del Papa emerito.

Di seguito il testo integrale del messaggio.

Messaggio in morte di Papa Benedetto XVI

Cari Sacerdoti e cari Fedeli,

la morte di Papa Benedetto XVI ci tocca il cuore perché è la perdita di un padre che si è spento come i grandi patriarchi del popolo di Dio, dopo essersi totalmente consumato per il suo Signore e per i suoi fratelli.

Al nostro dolore, si unisce però un sentimento di profonda riconoscenza a Dio Padre e al Signore Gesù per averlo scelto e donato alla Chiesa come guida illuminata in questo tempo complesso e come pastore amorevole e, insieme, coraggioso di fronte alle prove che non sono state risparmiate al Corpo di Cristo durante il suo pontificato.

Il nostro grazie va, spontaneamente, anche a lui per il bene che ha fatto ad ognuno di noi, a tutto il popolo di Dio e a tutta la società contemporanea attraverso la sua testimonianza cristallina, il suo insegnamento chiaro e profetico e il suo silenzio, nutrito di preghiera, degli ultimi anni nel monastero Mater Ecclesiae.

Ci sarà tempo per prendere coscienza della grandezza di fede, di dottrina e di carità di Benedetto XVI. In questo momento invito tutti ad offrirgli il dono della nostra preghiera personale e comunitaria mentre egli sta vivendo quell’incontro ultimo a cui si preparava con dei sentimenti che lui stesso ci ha confidato: «Ben presto mi troverò di fronte al giudice ultimo della mia vita [..]. Sono comunque con l’animo lieto perché confido fermamente che il Signore non è solo il giudice giusto ma, al contempo, l’amico e il fratello che ha già patito egli stesso le mie insufficienze [..]. Mi torna continuamente in mente quello che Giovanni racconta all’inizio dell’Apocalisse: egli vede il Figlio dell’uomo in tutta la sua grandezza e cade ai suoi piedi come morto. Ma Egli, posando su di lui la destra, gli dice: “Non temere! Sono io!”».

Gesù risorto lo accolga come un «servo fedele della vigna del Signore», come si era lui stesso definito. E il caro Papa Benedetto XVI continui dal cielo la sua preghiera di intercessione per la Chiesa.

Invoco su tutti voi la benedizione di Dio provvidente all’inizio del nuovo anno, per intercessione della Vergine Maria, Madre di Dio.

+ Andrea Bruno Mazzocato

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