«Il nuovo Papa Bob Prevost? Ma io lo conosco! Abbiamo studiato nella stessa scuola di Teologia a Chicago». Giovedì 8 maggio padre Giuseppe (Beppino) Matteucig stava predicando un ritiro nel sud di Taiwan quando è venuto a conoscenza della fumata bianca per il nuovo Pontefice e non ha trattenuto la sua sorpresa e l’entusiasmo nello scoprire che il nuovo Papa è stato suo compagno di studi negli Stati Uniti.
67 anni compiuti da pochi giorni, missionario saveriano originario di Feletto Umberto impegnato a Taipei, padre Matteucig ha studiato Teologia per quattro anni alla Ctu, Catholic Theological Union, negli Stati Uniti, proprio nello stesso collegio frequentato da Robert Prevost. «Da quanto ricordo non abbiamo frequentato gli stessi corsi – ha raccontato il missionario ai microfoni di Valentina Pagani, su Radio Spazio –. L’ho conosciuto a livello molto superficiale: lui ha terminato i corsi nell’82, io due anni più tardi, ma ci siamo incontrati sporadicamente nel corridoio, oppure alla messa tra studenti».

Padre “Beppino” ricorda con piacere gli anni di studio trascorsi a Chicago. «La Ctu è una scuola molto buona, fondata e sostenuta dalle comunità religiose – Francescani, Dominicani, Agostiniani, Comboniani, Saveriani… –. Una scuola di carattere accademico, ma che insisteva molto anche sulla pastorale missionaria, e credo che oggi in Papa Leone XIV possiamo apprezzarne i frutti. Non è un caso che uno dei suoi primi messaggi sia stato un richiamo al fatto che la Chiesa deve essere missionaria, una Chiesa senza barriere, che non ha paura di proclamare i valori del Vangelo, sempre aperta e al dialogo e all’attenzione alle persone.
Il missionario si dice «molto contento dell’elezione del primo papa americano». Anche perché per la sua esperienza «ha maturato una visione molto chiara della Chiesa cattolica in tutta la sua ampiezza». Osservandolo in questi primi giorni di pontificato, p. Matteucig vede anche un Papa «molto umile, che si presenta con tanta serenità, come se pensasse “nei miei limiti, so che sono strumento nelle mani di Dio, quindi seguo quello che lo Spirito mi indica”. Io penso che sia stata una buona scelta».
Lo stesso padre Beppino, come Prevost, ha fatto ampia esperienza di missione. Subito dopo l’ordinazione nel New Jersey, per 9 anni, poi a Taiwan (1993-2005), di nuovo negli Usa, prima vicino a Boston (12 anni), poi a Milwaukee (2 anni), e dal 2019 di nuovo a Taiwan, dove è parroco della Parrocchia di San Francesco Saverio a Taipei e impegnato nel programma di catecumenato per dottori e infermieri presso l’ospedale cattolico locale oltre che nella pastorale della famiglia (nella stessa missione operano anche padre Fabrizio Tosolini, di Adorgnano, e padre Edy Foschiatto, di Ravosa).

Diversi i ricordi degli anni della scuola di Teologia a Chicago, per il Saveriano. «Di Prevost ho una vaga fotografia in testa… Ma poi ho seguito le sue vicende anche dopo – sottolinea padre Matteucig –. Ricordo bene l’insegnamento di una professoressa che ci invitava a scoprire la presenza di Dio in qualsiasi persona e luogo dove saremmo stati mandati: “Quando andate in un altro Paese toglietevi le scarpe, ci disse quest’insegnante, perché il terreno sul quale camminate è terreno sacro: il Signore è lì già prima del vostro arrivo”. Credo che anche Prevost ricordi questa lezione».
Di seguito alcune foto di p. Matteucig in missione a Taiwan




