Il nuovo anno si apre con Paolo Rumiz e un videoracconto dedicato a Moby Dick. Il festival del libro con gli autori tornerà in presenza dal 15 al 19 settembre.
Il momento più difficile? Certamente alle soglie del primo lockdown, quando le attività sono state improvvisamente sospese, con tempistiche indefinite e senza un piano alternativo per portarle avanti. L’esperienza più gratificante? Sicuramente la celebrazione della 21^ edizione di pordenonelegge con molti eventi in presenza: consapevoli di poter accogliere il pubblico con massima attenzione alla sicurezza e di arrivare via streaming a quanti non potevano presenziare. La promessa più importante? «Nel 2021 ci saremo – afferma il presidente di Fondazione Pordenonelegge Michelangelo Agrusti – Perché la cultura è una necessità umana e sociale di primissimo piano, oltre che un valore, anche economico, per il territorio».
A poche ore dalla conclusione di un 2020 a dir poco traumatico per tutti, e senza dubbio per il vasto arcipelago della cultura, Fondazione Pordenonelegge traccia un bilancio dell’anno che sarà ricordato come quello della grande “svolta digitale”: «Ci siamo reinventati in pochissimo tempo – racconta ancora Agrusti – trasformando le iniziative impraticabili in presenza in altrettanti eventi per il pubblico del web, ma anche inventando nuovi format specifici per il periodo di lockdown e i mesi complessi del distanziamento. Quando c’è stata la possibilità di riprendere l’attività in presenza abbiamo varato protocolli di sicurezza molto seri a garanzia della fruizione degli eventi, e adesso, nell’ultimo miglio della seconda ondata, ci siamo nuovamente riorganizzati online. Flessibilità è una parola chiave che ci accompagnerà anche per il 2021: forti dell’esperienza acquisita in questi mesi proporremo speriamo in presenza, le nostre iniziative (e ne avremo anche di nuove sia durante l’anno che per il festival), sfruttando l’opportunità ormai validamente sperimentata del digitale».
Nel frattempo, un primo bilancio 2020 sottolinea il boom di visualizzazioni per i contenuti digitali proposti: sono state oltre 2 milioni e 500mila, e oltre 300 sono stati gli eventi, gli incontri, i progetti video e le videoproduzioni proposte online a cura di Fondazione Pordenonelegge – quasi uno al giorno! – incluso il festival di settembre e gli altri eventi culturali seguiti quest’anno. «Siamo partiti nel vivo del lockdown con i video del percorso #Iorestoacasaeleggo – spiegano i curatori di pordenonelegge Gian Mario Villlata (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet – Quindi abbiamo proseguito con altre novità online, come la staffetta di poesie che ha scandito il countdown per la Giornata mondiale del 21 marzo, e ancora il progetto 100 titoli in 100 minuti raccontati dai video di 80 scrittori, i Viaggi digitali d’autore, il Dantedì, la presentazione in 5 lingue dell’antologia dedicata alla Giovane Poesia Italiana, il Premio Hemingway riorganizzato in chiave digitale, il contest “Sposta la tua mente al dopo”, il corso Pensare, narrare e promuovere, le Rime digitali e in queste ultime settimane i progetti “Ti porto un libro” con il Porto di Trieste e la video produzione dedicata a Umberto Saba. In modalità mista, parte in presenza e parte online, abbiamo realizzato varie iniziative nel corso dell’anno: oltre a pordenonelegge attraverso la PNLEGGETV, alcuni eventi di “Viaggio dentro al libro”, della Scuola di scrittura pordenonescrive, gli eventi legati alla poesia e al Premio Umberto Saba. Altre iniziative sono state realizzate del tutto in presenza, come la prima edizione del Premio letterario Friuli Venezia Giulia e la partnership per Art&Food, LaFiera!».
E tanti sono gli eventi già in vista: il primissimo domenica 3 gennaio, quando si ripartirà con il video racconto di Paolo Rumiz dedicato a “Moby Dick” di Herman Melville, online dalle 18 sui canali social di pordenonelegge e del Porto di Trieste nell’ambito del progetto “Ti porto un libro”. Tante le iniziative in arrivo: Fondazione Pordenonelegge cura, per esempio, sul piano artistico e organizzativo il Premio Hemingway, promosso a fine giugno dal Comune di Lignano e, nel mese di ottobre, il festival GEOgrafie promosso dal Comune di Monfalcone. «Siamo pronti ad affrontare con fiducia il 2021 considerata l’esperienza acquisita in quest’annata particolare – osserva Michela Zin – consapevoli dell’importante ruolo che svolgiamo per il nostro territorio e per le nuove generazioni. Oltre ai progetti in corso, ci saranno diverse iniziative per le scuole, riprenderemo la progettualità sviluppata con la Regione per il Premio Umberto Saba Poesia e il Premio Letterario Friuli Venezia Giulia e lavoreremo a nuovi progetti: ricorrere al digitale apre strade che concorrono ad articolare più efficacemente le nostre iniziative future che vogliamo, però, poter far rivivere al più presto in presenza. e siamo al lavoro per un’edizione ancora una volta memorabile».