Sono stati veramente in tanti, venerdì 8 agosto, a stringersi con un caloroso abbraccio alla Misericordia della Bassa Friulana per festeggiare, nella sede di Villanova, assieme all’arcivescovo mons. Riccardo Lamba, tante autorità civili e militari e tante altre Associazioni di volontariato, il prestigioso traguardo di 40 anni di attività del sodalizio. Presenti il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, i consiglieri regionali Francesco Martines e Manuela Celotti, sindaci e rappresentanze dei Comuni limitrofi, oltre a tanti volontari, dipendenti, amici e sostenitori della Misericordia giunti da tutta la Bassa Friulana.
Il presidente Lorenzo Mattiussi, nel suo indirizzo di saluto, ha ripercorso il cammino della Fraternita di Misericordia; fin dalla sua nascita a Firenze nel 1244, quando i trasporti dei bisognosi verso i lazzaretti venivano fatti con la gerla e i volontari come divisa indossavano un saio con il cappuccio, perché garantisse l’anonimato, l’umiltà e l’uguaglianza. Mattiussi ha parlato anche del presente, con l’Associazione attiva in tutta l’Italia grazie a 600 mila volontari che operano in oltre 700 sezioni locali. Fra queste, anche quella di San Giorgio, nata nell’agosto 1985 svolgendo, fino all’arrivo del servizio nazionale del 118, anche il servizio di emergenza nei fine settimana. In seguito ci si è dedicati maggiormente al trasporto sociale e, quindi, al trasporto dei nefropatici, in convenzione con l’Azienda sanitaria.
Quarant’anni nel corso dei quali, ha rimarcato il presidente, la Misericordia si è sviluppata, allargando ulteriormente i rami di intervento, facendosi promotrice nel 2009, assieme ad altri soggetti, del Comitato Welfare per la gente di mare per assistere i marittimi in transito o bloccati nel porto di Porto Nogaro, promuovendo anche progetti di cooperazione a livello nazionale (con interventi a favore degli alluvionati del Piemonte e dei terremotati di Umbria e Molise), e internazionale (portando aiuti nelle aree balcaniche colpite da eventi bellici, da calamità naturali e da situazioni di particolare svantaggio e difficoltà). Tra i progetti anche l’apertura di una sede staccata a Flambro di Talmassons.
«Si può quindi affermare che da quel lontano 1244 tutto è cambiato: i mezzi, le divise, le attrezzature, ma nei volontari sono sempre rimasti intatti i punti fermi della gratuità, della solidarietà e della dedizione verso il prossimo, fedeli a quelle radici cristiane di carità che ci ispirano e ci sostengono, e che vogliamo rivelare a chi ancora non ci conosce o poco sa di noi», ha affermato, non senza una punta di orgoglio, Mattiussi.
Anche l’operatività dell’Associazione, ha aggiunto, «rischia però di essere compromessa dalla scarsità di volontari, problema che, per una molteplicità di cause, colpisce molte realtà del Volontariato sociale. Ma noi – ha rimarcato il presidente, rivolgendosi all’Arcivescovo – vogliamo continuare la nostra opera e ci affidiamo a Lei, Eccellenza, per un messaggio di sostegno e di speranza, affinché questo sodalizio non abbia a spegnersi».
A manifestare gratitudine, vicinanza e sostegno all’Associazione sono seguite le parole del Presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, del parroco mons. Iginio Schiff, del sindaco Pietro del Frate, e di don Vittorino Ghenda, già assistente spirituale del sodalizio.
Mons. Lamba, esortando a vivere sempre la dimensione spirituale che ha accompagnato i fondatori, ha invitato a continuare a coltivare la speranza nei giovani: «Il futuro è pieno di speranza e i nostri giovani sono un segno chiaro di questo», ha assicurato. Ha, quindi, impartito la benedizione agli intervenuti e ai mezzi della Misericordia, intrattenendosi poi per un breve momento conviviale.
Flavio D’Agostini