I risultati delle analisi saranno inviati al Museo di Amsterdam
Sorpresa alla mostra internazionale d’arte di Illegio, dove gli accertamenti scientifici hanno confermato che un dipinto esposto,”‘Le Restaurant de la Sirène ad Asnières”, potrebbe essere riconosciuto come un autentico Vincent Van Gogh. Lo hanno reso noto il curatore scientifico della mostra “Nulla è perduto”, don Alessio Geretti, e Claudio Falcucci, responsabile dello studio Metodologie d’Indagine per la diagnostica artistica.
Si tratta di un dipinto a olio su tela (cm 45×36) vicinissimo al quadro di identico titolo, ma di dimensioni lievemente maggiori, oggi esposto al Museo D’Orsay a Parigi e riconosciuto come opera certa di Van Gogh. “Dalla campagna d’indagine – ha riferito Geretti – sono stati ottenuti dati circa la natura e le caratteristiche della tela di supporto, confrontandola con le tele normalmente acquistate da Van Gogh negli anni del suo soggiorno parigino. Ma anche sull’impiego di una sottile preparazione ricca di carbonato di calcio – ha proseguito – e l’uso di una tavolozza cronologicamente compatibile con quel periodo di attività di Vincent Van Gogh, nonché chimicamente coerente con quella da lui utilizzata in quel momento”.
Aspetti ancora più interessanti sul riferimento del dipinto ritrovato al maestro olandese, secondo don Geretti “sono emersi dallo studio dell’impostazione della composizione, come rilevato dalla riflettografia IR”. Procedendo con le ricerche sul più noto dipinto conservato al Musée d’Orsay, hanno affermato gli esperti, “è legittimo attendersi che queste darebbero conferma di una stesura più ponderata e realizzata in studio del dipinto esposto nel museo francese”.
L’attribuzione certificata spetta al Museo Van Gogh di Amsterdam, cui l’opera ora ad Illegio sarà presentata, con il corredo dei dati emersi da questa campagna di analisi. Il dipinto rimane visibile nella mostra di Illegio fino alla sua conclusione, il 13 dicembre.