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Economia

Danieli investe 30 milioni per la digitalizzazione

L’investimento servirà per la realizzazione di Digimet, la società che dovrà garantire la digitalizzazione del sistema produttivo aziendale

La Danieli di Buttrio, azienda leader mondiale nella progettazione e costruzione di minimills, investirà 30 milioni di euro per la realizzazione di Digimet, società che dovrà garantire la digitalizzazione del sistema produttivo aziendale e formare la base dell’Azienda 4.0. Lo ha annunciato oggi, alla presentazione del bilancio del gruppo al 30 giugno scorso, il chairman e Ceo di Danieli, Gianpietro Benedetti.

Digimet sorgerà sempre a Buttrio accanto alla Danieli automation e sarà il fulcro del nuovo modo di produrre della Danieli. “La digitalizzazione del sistema – ha spiegato Benedetti – partirà fin dal controllo totale dell’arrivo in acciaieria del rottame di ferro e finirà alla consegna dell’impianto al cliente finale. Il tutto con una precisione che dovrà sfiorare o raggiungere il 100% della qualità del prodotto finito. E’ questa la nostra sfida in una economia sempre più ‘New normal'”.

Benedetti si è anche soffermato sull’ attenzione che il gruppo sta destinando all’Africa, “dove per far funzionare i nostri impianti, in assenza dell’energia elettrica, siamo entrati nel business delle turbine a gas”. La nuova strategia Danieli – al 30 giugno scorso 88,3 milioni di utile netto e fatturato pari a 2,5 miliardi di euro, in calo rispetto all’esercizio 2014-2015, ma in linea con le previsioni – e’ stata delineata dal Chairman e Ceo, Gianpietro Benedetti, alla presentazione del bilancio davanti ai circa 600 stakeolder del gruppo friulano. “Un primo impianto lo abbiamo già consegnato in Sud Africa – ha detto Benedetti – mentre altri saranno consegnati in Angola. In questo modo – ha aggiunto – noi siamo in grado di far funzionare le nostre minimills anche in assenza di energia elettrica. Sono molti i paesi nel mondo, non solo in Africa, ricchi di gas naturale e privi di energia elettrica. In questo settore – ha concluso Benedetti – è soprattutto attiva la controllata Abs (Acciaierie Bertoli-Safau) di Cargnacco alle porte di Udine”.

Per quanto riguarda i dati di bilancio, al 30 giugno, il Gruppo chiude – come anticipato nelle scorse settimane con utile in calo del 45%, a 88,3 milioni di euro per il consolidato Danieli Spa. Il gruppo è leader nella costruzione di impianti e nella produzione di acciaio. Il bilancio, è stato ribadito, è in linea con le previsioni per i due principali settori di attività. L’utile netto consolidato di Gruppo e’ in netto calo rispetto ai 161,8 milioni registrati nell’esercizio 2014-2015. Il fatturato è di 2,5 miliardi (2,7 miliardi in 2014/2015, -9%), Ebitda 211,4 milioni (-17% sull’esercizio precedente). L’andamento dei ricavi mostra un fatturato inferiore per il Plant Making (ingegneria e costruzione impianti per la produzione di metalli-acciaio e alluminio, con Danieli Spa), che non ha raggiunto gli obiettivi di produzione, ma che si prevede sia in recupero nel prossimo esercizio; Steel Making, con gruppo ABS (Acciaierie Bertoli Safau e ABS Sisak) a parita’ di volumi prodotti (un mln tonn.) risente del calo dei pressi di vendita. La posizione finanziaria di Gruppo ed il patrimonio netto si mantengono solidi. Il cda proporra’ all’assemblea del 28 ottobre la distribuzione di un dividendo unitario di 10 centesimi per le azioni ordinarie e di 12,07 centesimi per risparmio – invariato rispetto allo scorso anno – per un totale di 8,19 milioni, con stacco cedola al 7 novembre.

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