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CulturaUdine e dintorni

Con Audimus la musica orchestrale anche in casa di riposo

Dare l’opportunità ai giovani studenti dei Conservatori – regionali e non solo – di misurarsi con il repertorio orchestrale. E poi divulgare la musica, portandola anche in contesti dove non sempre è facile trovarla, come ad esempio una casa di riposo. Questi gli obiettivi dell’orchestra Audimus, fondata nel 2012 dal maestro Francesco Gioia, che tuttora la guida e dirige e che sabato 24 maggio la porterà, per la prima volta, tra gli anziani della sede di Sereni Orizzonti a Pasian di Prato.

«L’idea – racconta Gioia – è nata da un incontro con l’assessore comunale di Pasian, Paolo Montoneri, che ci ha proposto di offrire un intrattenimento di un certo livello culturale agli ospiti della Casa di riposo. Un’idea perfettamente in linea con il nostro impegno di divulgazione socio-culturale: si tratta, infatti, di portare la bellezza e la cultura a persone per le quali sarebbe molto difficile, e in certi casi impossibile, spostarsi per andare ad un concerto».

Gli ottetti di Mozart con estrazione a sorte

A Sereni Orizzonti, Audimus si presenterà non al completo, ma nella formazione dell’ottetto di fiati: due oboi, due clarinetti, due fagotti e due corni. «Presenteremo – anticipa il direttore – due composizioni per questo organico di Mozart: musica di intrattenimento che però, considerato lo spessore dell’autore, ha momenti di rara bellezza ed intensità. Aspetto interessante è che l’ordine di esecuzione dei diversi movimenti degli ottetti non sarà quello “canonico”, ma sarà scelto dagli ospiti di Sereni orizzonti estraendo dei numeri a sorte. Un piccolissimo accenno “aleatorio” che darà una “spruzzatina” di John Cage a questa esecuzione e permetterà il coinvolgimento del pubblico».

200 giovani nell’orchestra dal 2012 ad oggi

Dal 2012 ad oggi nell’orchestra Audimus sono transitati circa 200 giovani che, affiancati da strumentisti di maggiore esperienza ed età superiore, hanno potuto misurarsi con l’attività concertistica in orchestra e con il repertorio orchestrale, cosa che in Conservatorio può avvenire solo in maniera più limitata. «Fino ad oggi – riflette Gioia – ho sempre misurato un alto entusiasmo per cui credo stiamo facendo una cosa buona».

L’ensemble tiene 7-8 concerti all’anno, preparati ciascuno con 3-4 prove, che si svolgono sia nella sala del corpo bandistico Santa Cecilia di Pradamano, «che fin dal 2012 ci ha adottati virtualmente», sia in un’altra sala a Risano.

Sul numero de La Vita Cattolica in edicola questa settimana, il maestro Francesco Gioia illustra i prossimi impegni dell’orchestra Audimus.

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