Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
Regione

Ricorsi al Tar più veloci. In Fvg niente arretrato

La presidente del Tar ha espresso soddisfazione all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario. Fedriga: Quando c’è il personale, sia quello della magistratura sia quello amministrativo, la giustizia può funzionare e funzionare meglio”.

“In Friuli Venezia Giulia non c’è più arretrato. In meno di un anno riusciamo a decidere tutti i ricorsi finora proposti. Speriamo che ciò possa continuare, dipende da tanti fattori”. Lo ha detto la presidente del Tar del Friuli Venezia Giulia, Oria Settesoldi, in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario 2020. Si tratta di “un risultato unico”, ha sottolineato. Nel 2019 sono stati depositati al Tar 399 nuovi ricorsi. Di questi, 253 sono stati decisi entro fine anno. Le pendenze si sono ridotte, rispetto al 2018, del 54%. “Il tempo medio di definizione dei giudizi di 264 giorni – ha precisato Settesoldi – è il più basso tra quelli degli uffici giudiziari della giustizia amministrativa”. In generale, sono stati ottenuti “ottimi risultati grazie all’organico pieno e a un metodo di lavoro innovativo”.

“Abbiamo fatto un grande sforzo – ha spiegato Settesoldi – volevamo ottenere dei risultati, dare un servizio efficiente a tutti i residenti del Fvg e agli utenti della giustizia amministrativa. Abbiamo ottenuto da parte del nostro Consiglio di Presidenza anche un aiuto”, ovvero “il quarto magistrato per renderci a pieno organico”. A fine 2019 il numero dei ricorsi ancora da decidere è sceso a 224, contro i 417 ancora pendenti al 31 dicembre 2018.

Nel 2019 il Tar del Fvg ha adottato 759 provvedimenti, tra sentenze, sentenze brevi, ordinanze cautelari e collegiali e decreti cautelari e presidenziali. In particolare, le sentenze sono state 356 e le sentenze brevi 193 (rispettivamente 223 e 127 nel 2018). In tema di appalti, il tempo medio di decisione è di 61 giorni, con una media di impugnazione pari al 20%. Per quanto riguarda la richiesta di tutela cautelare, su 399 ricorsi ricevuti dal Tribunale, 257 (65%, contro il 53% del 2018) contenevano anche la richiesta di sospensione del provvedimento. Per il 15% delle richieste di sospensione è stata chiesta tutela cautelare monocratica, cioè garantita con decreto del presidente prima dell’udienza collegiale. Il maggior numero di ricorsi depositati nel 2019 è stato in materia di appalti (52); una trentina quelli presentati da cittadini extracomunitari relativi a diniego o revoca dei permessi di soggiorno. Di questi sono stati accolti il 13%.

29 i ricorsi relativi ad esempio a Daspo, ordini di allontanamento, stalking. “Sono ricomparsi anche i ricorsi contro le interdittive antimafia – ha spiegato Settesoldi nella sua relazione – anche per effetto della norma che ha esteso l’interdittiva ai casi in cui sia intervenuta una condanna per i reati di truffa ai danni dello Stato o altro ente pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”.

Fedriga, giustizia veloce e chiara attrae investimenti

“Avere una giustizia veloce non è solo un diritto necessario da garantire ai cittadini, ma anche un motivo di investimento, perché se uno ha una giustizia chiara e rapida attrae investimenti”. Il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga, ha commentato così a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar. “Quando c’è il personale, sia quello della magistratura sia quello amministrativo, la giustizia può funzionare e funzionare meglio”, ha osservato. Questo “è fondamentale anche in funzione del dibattito nazionale. In realtà – ha concluso – non è da togliere la prescrizione ma forse aumentare il personale a disposizione della magistratura per essere efficienti e dare risposte”.

Articoli correlati