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Regione

Tornano le Giornate di raccolta del farmaco

C’è anche la possibilità di recuperare le medicine non utilizzate nelle famiglie.

«La carità in opera contro la povertà sanitaria». È uno degli slogans che compaiono nella locandina della Giornata di raccolta del farmaco, promossa dal Banco farmaceutico per sabato 9 e lunedì 11 febbraio in 90 farmacie della provincia di Udine aderenti all’iniziativa.

«Qualcuno, in tempi di crisi economica, deve scegliere se mangiare o se curarsi – spiega Matteo Favero, uno dei volontari del Banco farmaceutico – e noi, ormai da 19 anni, con l’aiuto dei tantissimi donatori, cerchiamo di risparmiare questa scelta a 5.700 persone in difficoltà» Sono quelle che vengono raggiunte e assistite da 50 Organizzazioni non lucrative e di utilità sociale, come le Caritas parrocchiali, i tanti Centri e Comunità di accoglienza, le Case per orfani e per ragazze madri. «Si tratta di medicine che non hanno bisogno di prescrizione – aggiunge –, come antipiretici, antinfluenzali, antitosse e numerose altre. E, ormai, dopo quasi due decenni di attività, esistono solidi legami tra i volontari delle Onlus e le singole farmacie, dei veri e propri gemellaggi, in virtù dei quali gli enti assistenziali elencano le necessità ai farmacisti e quest’ultimi, in forza della rete del Banco farmaceutico, rispondono mettendo a disposizione gratuita le medicine richieste. Tutto ciò è reso possibile anche dalle donazioni che si verificano numerosissime nelle Giornate di raccolta del farmaco». E proprio in quelle giornate si verificano tanti esempi di persone che entrano in farmacia non per un bisogno personale, ma solamente per donare qualche medicina a coloro che non possono permettersi di acquistare dei presidi sanitari.

«Ma in questi 19 anni – prosegue Favero –, il Banco ha messo a punto tante altre modalità d’aiuto ai poveri, tra le quali, grazie alla collaborazione con 21 aziende farmaceutiche, l’approvvigionamento di farmaci per tutto l’anno, come anche la piattaforma web BFOnline, che, in virtù del collegamento con l’archivio di Farmadati, consente di gestire e combinare le offerte delle aziende con la domanda degli enti assistenziali». Nel contempo, il Banco ha costituito l’Osservatorio donazione farmaci, che, colmando un grave vuoto delle fonti ufficiali, sviluppa attività di ricerca finalizzate a identificare nuovi indicatori per misurare lo stato della povertà sanitaria in Italia, utilizzando come punto di vista privilegiato gli enti caritativi convenzionati con il Banco, per definire il quadro farmaco-epidemiologico della popolazione assistita dagli enti, portare a conoscenza dell’opinione pubblica l’emergenza sanitaria italiana, fornire gli strumenti, come analisi territoriali, elaborazioni e giudizi, necessari per comprendere e rispondere con misure adeguate ai fenomeni socio-sanitari.

Non ultima, aggiunge Favero, «è stata lanciata la possibilità di recuperare le medicine non utilizzate nelle famiglie, in confezioni integre e lontane dalle scadenze, con almeno ancora 8 mesi di validità, correttamente conservati».

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