L’Udinese è salva. La peggior Udinese degli ultimi 29 anni riesce a strappare una vittoria al “Benito Stirpe” di Frosinone, condannando i ciociari alla retrocessione e regalandosi la trentesima stagione consecutiva nella massima serie.
Tra Empoli e Frosinone, incroci al cardiopalmo
Partita blanda nel primo tempo: mentre gli occhi erano sul campo laziale, l’orecchio era teso verso Empoli, dove i toscani – avversari diretti per la salvezza – affrontavano la Roma. Al vantaggio dei toscani la combinazione di risultati stava relegando i bianconeri nel baratro della Serie B. Il pareggio della Roma ha riacceso le speranze allo “Stirpe”, dove l’Udinese è scesa in campo nella ripresa con poche idee e ancor meno geometrie, ma con la grinta necessaria per riuscire a segnare il gol del vantaggio: lancio lungo, sponda di petto di Lucca per la rete – prima in campionato – dell’inglese Keinan Davis in semi-rovesciata. Udinese in vantaggio e virtualmente salva assieme al Frosinone.
Tutti contenti? Niente affatto: al “Castellani” di Empoli stava per andare in scena il dramma sportivo: squadra di casa all’assalto della Roma e, con il cuore oltre l’ostacolo, capace di segnare la rete decisiva con Niang al 93°. Gelo a Frosinone: con questa combinazione di risultati, proprio i ciociari sarebbero finiti in Serie B. Il tempo stringe, il nervosismo è alle stelle e alla fine l’Udinese la spunta: vittoria a Frosinone e salvezza strappata negli ultimi minuti dell’ultima giornata, con le lacrime di Walace a stemperare una tensione che si protraeva da mesi. E le lacrime, di segno opposto, dell’incredulo pubblico di casa, salvo fino al 93° minuto.
Udinese addirittura quindicesima con 37 punti, salvo anche l’Empoli a 36. Il Frosinone a quota 35 raggiunge in Serie B le già retrocesse Sassuolo (30) e Salernitana (17).
Udinese, un campionato sottotono. I numeri
La vittoria di Frosinone è stata appena la sesta dello sciagurato campionato dell’Udinese, chiuso con la miseria di 37 punti raccolti in 38 partite (per intenderci, una media inferiore al punto per ogni partita giocata). È il punteggio più basso delle ultime 29 stagioni, tutte consecutivamente giocate in Serie A. Finora il record apparteneva alla stagione 2015-2016 quando, con la staffetta in panchina tra Colantuono e De Canio, i bianconeri chiusero a quota 39 punti, facendo meglio solo di Carpi, Frosinone e Verona.
Delle sei vittorie, una sola è arrivata in casa (il roboante 3-0 sul Bologna). Ben 19 i pareggi, record assoluto: esattamente metà campionato è terminato in pareggio.
Per i bianconeri 37 punti e 37 reti realizzate (anche qui meno di una a partita), a fronte di 53 subite (circa un gol e mezzo a partita). Miglior marcatore è stato Lorenzo Lucca con 8 gol, seguito da Samardžić (6) e Pereyra (4).
Ben tre gli allenatori alternatisi sulla panca bianconera: da Andrea Sottil a Gabriele Cioffi, infine Fabio Cannavaro. Non male il risultato di quest’ultimo, che nelle cinque partite alla guida dei bianconeri (se escludiamo lo scampolo di gara giocato contro la Roma) ha ottenuto due vittorie e tre pareggi, per 9 punti totali.