Un’àncora, simbolo di speranza, che nasce dalla croce di Gesù. E soprattutto dalla sua risurrezione. Questo il messaggio su cui vuole riflettere «Operatori di speranza», il cammino di animazione per la Quaresima 2024 e rivolto a tutti: sia bambini, ragazzi e adolescenti dei gruppi di catechesi, ma anche chi frequenta le Messe domenicali.
Speranza al centro
«Per diventare “operatori di speranza” toccheremo vari ambienti in cui la speranza sembra mancare» afferma don Michele Frappa, vice direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, intervenuto a Radio Spazio. La proposta, infatti, è organizzata congiuntamente dall’Ufficio di Pastorale Giovanile, dal Centro missionario diocesano e, appunto, dall’Ufficio per l’Iniziazione cristiana e la catechesi. Il cammino segue la strada tracciata dai Vangeli domenicali, come ricorda ancora don Frappa: «Le tentazioni a Gesù nel deserto (nella prima domenica di Quaresima) diventano le attività della prima scheda, chiamata “Operatori di speranza nei deserti”; scegliere di seguire Cristo sul monte Tabor (seconda domenica) diventa “Operatori di speranza nelle scelte”, eccetera». Il cammino affronterà anche la confusione e le distrazioni che impediscono di raggiungere il tempio (immagine della chiesa, la Parrocchia e la comunità), le “oscurità della vita” in cui portare luce, le nostre piccoli e grandi croci nelle fatiche di tutti i giorni.
Tornano le schede digitali
«Le schede multimediali sono molto intuitive: cliccando sulle icone con le varie fasce d’età si troveranno le attività relative» spiega Elena Geremia, segretaria della Pastorale giovanile diocesana. Le fasce d’età si riferiscono ai destinatari delle varie proposte: bambini fino a 7 anni – con attività da svolgere con i genitori –, bambini di 8-10 anni, pre-adolescenti e adolescenti. Le schede sono disponibili sul sito dell’Ufficio di pastorale giovanile, sito unico di riferimento per i materiali quaresimali.
Il percorso sarà arricchito anche da ulteriori materiali pastorali: due proposte di Via Crucis (per bambini e per adolescenti) e due celebrazioni penitenziali. Da non dimenticare, però, il coinvolgimento delle comunità durante la Messa domenicale: a ogni celebrazione i gruppi di catechismo potranno arricchire il più classico dei cartelloni quaresimale, per coinvolgere l’intera comunità nel cammino verso la Pasqua.
Offerte quaresimali per la Palestina
«Per essere “operatori di speranza” servono anche gesti concreti. Ci colleghiamo quindi al percorso “Un pane per amor di Dio” promossa anche quest’anno – come ogni Quaresima – dal Centro missionario diocesano». Parole di Silvia Cotula, animatrice del Centro missionario. Ma di cosa si tratta quando si parla di “gesto concreto”? «Sosterremo le popolazioni palestinesi di Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme est attraverso i nostri contatti con Caritas Gerusalemme», spiega. I bambini saranno invitati a riempire i classici “salvadanai missionari” disponibili a Udine; il ricavato si tradurrà in cibo, cure mediche e istruzione per i loro coetanei palestinesi e le rispettive famiglie. «Il gesto va oltre la solidarietà – conclude Cotula – perché vuole essere un pensiero di fraternità verso chi vive le conseguenze del conflitto».