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Cronaca

Cornino, ritorna il presepe sull’acqua

Dopo le restrizioni della pandemia ritorna nella dimensione originaria. Apertura la sera della vigilia alle 20.30

Dopo l’interruzione del 2020, imposta dalla pandemia, e la ripartenza a regime ridotto dello scorso anno, ancora fortemente vincolato dalle restrizioni sanitarie, il tradizionalissimo e suggestivo Natale subacqueo al lago di Cornino recupera la propria dimensione originaria, ripresentandosi al pubblico nell’assetto che lo contraddistingue da ben 48 anni.

L’appuntamento è per la sera della Vigilia, alle 20.30, in riva allo specchio d’acqua: grazie all’impegno dell’Asd Friulana Subacquei, al lavoro ormai da settimane per preparare al meglio l’evento, in un’atmosfera di luci e colori prenderà forma il presepe galleggiante, con il Bambin Gesù che emergerà dalle profondità, fra le braccia dei sub, e che insieme alle altre statue andrà a comporre la scena della Natività al centro del lago. Celebrerà il rituale monsignor Sergio De Cecco, parroco di San Daniele e Forgaria.

E stavolta il pubblico ritroverà, sulle sponde, anche i due abituali piccoli punti di ristoro allestiti dalla Friulana Subacquei e dal Gruppo alpini di Forgaria, che collabora alla logistica della circostanza – promossa dall’Asd in sinergia con i Comuni di Forgaria, appunto, e Trasaghis – insieme alla Protezione civile di Forgaria, Osoppo e Trasaghis: quella del 2022, dunque, sarà a tutti gli effetti l’edizione della piena ripartenza del Natale subacqueo, che era saltato soltanto nell’anno del terremoto e nello sfortunato 2020.

«Un plauso – commenta il sindaco di Forgaria, Marco Chiapolino, che presenzierà all’evento insieme al vice Luigino Ingrassi e all’assessore Pierluigi Molinaro – alla Friulana Subacquei, la cui enorme dedizione e passione rendono possibile, ogni mese di dicembre, il rinnovarsi di questa bella tradizione. Determinante, poi, l’appoggio delle varie realtà che concorrono alla buona riuscita dello spettacolo: a tutte loro il nostro ringraziamento, nell’attesa di una serata che ci auguriamo richiami, come da consuetudine, un folto pubblico, da un ampio bacino territoriale».

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