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Regione

Famiglia: rilanciare la natalità è la sfida più importante

Stati generali in Fvg. Il ministro Bonetti: dal 2021 l’assegno unico per figli. L’assessore regionale alla Famiglia Rosolen: gli interventi della nuova norma regionale riguarderanno l’educazione, la conciliazione e l’inserimento nel mondo del lavoro, il sostegno economico nelle fasi più fragili della vita. 

“La sfida che l’Occidente deve darsi per garantire a sé un futuro è la natalità. Questa, anche in Friuli Venezia Giulia, è una delle battaglie più importanti per dare prospettiva alla famiglia”. E’ la sollecitazione espressa dal governatore Massimiliano Fedriga, all’apertura dei lavori degli Stati generali della famiglia, oggi in sessione plenaria a Udine. All’evento ha preso parte in video collegamento da Roma anche il ministro per le Pari opportunità e famiglia, Elena Bonetti, che ha posto l’accento sul concetto di genitorialità e di famiglia come comunità collocata in una dimensione sociale e relazionale, così come incluso nel Family Act approvato a giugno. Bonetti ha inoltre confermato che dal 2021 sarà attivo l’assegno unico universale per i figli dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni. Fedriga, dopo aver ricordato che l’avvio del suo mandato è stato caratterizzato “proprio dalla creazione di uno specifico servizio per la famiglia all’interno della struttura amministrativa regionale”, ha ricordato lo sforzo fatto dalla Regione in termini di risorse. Uno sforzo “ingente ma non sufficiente – ha detto – poiché richiede l’avvio di un percorso culturale di sensibilizzazione per superare il problema della denatalità che stiamo riscontrando in maniera più accentuata nella nostra regione”. In Friuli Venezia Giulia – è stato evidenziato nel corso dell’incontro – il tasso medio di fecondità è pari a 1,23 figli per donna, valore inferiore sia al dato nazionale (1,29) sia a quello del Nordest (1,35). 

L’assessore regionale alla Famiglia Alessia Rosolen ha delineato i capisaldi della nuova norma organica regionale. “Gli interventi saranno trasversali – ha spiegato – e riguarderanno l’educazione, la conciliazione e l’inserimento nel mondo del lavoro, il sostegno economico nelle fasi più fragili della vita”. Il presupposto della norma è il calo demografico a cui la legge “intende porre un argine”. “Questo testo unico sulla Famiglia – ha commentato il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin – potrà costituire una pietra miliare per il progresso e il futuro della comunità regionale, ripensata proprio attraverso il suo nucleo base. Per arrivare fino in fondo è stata ascoltata con attenzione anche la collettività e – ha concluso – se risulterà una buona legge e funzionerà come auspichiamo, sarà davvero merito di tutti”.

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