Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
Udine e dintorni

Parco di Sant’Osvaldo a Udine, nasce un comitato per salvaguardare memoria e cultura

La riqualificazione dell’ex ospedale psichiatrico di Sant’Osvaldo, con il suo parco di 22 ettari, per la quale la Regione Friuli-Venezia Giulia ha stanziato 25 milioni di euro, mantenga la memoria di ciò che questo luogo è stato e della sua trasformazione intervenuta a partire dagli anni ‘90, sulla scorta della rivoluzione di Franco Basaglia, quando anche grazie all’opera tanti uomini e donne di cultura si è operato per aprire alla città questo luogo e cancellare lo stigma che pesava sulle persone malate di mente.

È quanto chiede il neocostituito comitato “Parco di Sant’Osvaldo: memoria viva, futuro partecipato”, nato proprio per promuovere la partecipazione al progetto di rigenerazione e riqualificazione del Parco.

«Si tratta – spiega la presidente del Comitato, Maria Angela Bertoni, medica psichiatra, già direttrice del Csm di Udine Sud – di un luogo dove nel tempo si sono sedimentate le storie di tante donne e di tanti uomini che hanno subìto la dolorosa esperienza dell’internamento. È però anche il luogo che, nel contesto della chiusura dell’ex Ospedale psichiatrico provinciale, in seguito all’entrata in vigore della legge Basaglia, ha vissuto lo straordinario percorso del dialogo tra il “dentro e il fuori”, di apertura alla città e di coinvolgimento della città attraverso il linguaggio dell’arte, della cultura e della musica. Per questo riteniamo fondamentale che nel percorso di riqualificazione e rigenerazione del parco di Sant’Osvaldo trovi spazio e voce la cittadinanza. Non a caso abbiamo scelto di muoverci lungo due direttrici: il coinvolgimento delle persone e il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale di Udine».

Il percorso è iniziato nel 2024 con una raccolta di oltre un centinaio di firme, consegnate al sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, cui sono seguiti incontri tra il gruppo promotore e la Giunta comunale. L’obiettivo è arrivare alla nascita di un tavolo di lavoro aperto alla cittadinanza.

Il progetto di riqualificazione della Regione, assieme all’Azienda sanitaria e realizzato con la collaborazione dell’Università di Udine, prevede un restauro architettonico di alcuni edifici. «Il bando – prosegue Bertoni – è stato vinto da una ditta di Perugia, ma non conosciamo i contenuti del progetto definitivo. Il nostro intento – ribadisce – è dare un contributo affinché la storia e la memoria di questo luogo sia preservata».

La mozione

E in questo senso va anche la mozione che il Consiglio comunale di Udine ha approvato, con i voti oltre che della maggioranza anche dei capigruppo di opposizione Manzan, Michelini, Salmè, astenuti FdI e Lega. Presentata dalla presidente del Gruppo consigliare Spazio Udine Antonella Fiore la mozione impegna sindaco e giunta a «riconoscere e valorizzare il Parco di Sant’Osvaldo come luogo della memoria, della trasformazione della salute mentale, come luogo di incontro e come importante area verde a servizio della città»; «a favorire l’apertura del Parco alla cittadinanza, accogliendo attività e presenze non solo sanitarie, ma anche culturali, sociali, educative, ricreative e ambientali»; «a chiedere alla Regione FVG di attivare e sostenere un percorso partecipativo» coinvolgendo il comitato neo costituito, altri possibili comitati, il consiglio di Quartiere partecipato n.6; «a sostenere una progettazione attenta alla storia e alla memoria dei luoghi, in particolare degli spazi legati al passato manicomiale».

Stefano Damiani

Articoli correlati