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Cronaca

Goletta Verde, acque pulite in Fvg

Dal monitoraggio di Legambiente un solo punto oltre i limiti di legge per inquinamento

Dei 10 punti campionati e analizzati da Goletta Verde con l’indagine sul monitoraggio delle acque della costa del Friuli-Venezia Giulia, solo uno è risultato oltre i limiti di legge. Si tratta del punto prelevato alla foce del canale in località Rio Canale Fugnan a Muggia in provincia di Trieste, giudicato “fortemente inquinato”.

Entro i termini di legge, invece i campionamenti in località Barcola a Trieste e alla spiaggia di Sistiana, come pure Marina Julia a Monfalcone; la foce del fiume Isonzo in località Punta Sdobba a Grado; e la spiaggia presso il viale del Sole sempre a Grado (GO). In provincia di Udine semaforo verde per la foce del fiume Stella a Precenicco, lo scarico del depuratore e la spiaggia di lungotevere Trieste a Lignano Sabbiadoro e la foce del fiume Tagliamento a Lignano Riviera.

“I risultati emersi dal monitoraggio delle acque delle nostre coste da parte del team di Goletta Verde conferma il trend dell’anno scorso, 9 punti su 10 campionati sono risultati entro i limiti di legge mentre l’unico neo resta il Rio Canale Fugnan a Muggia. Negli ultimi anni sono stati avviati e portati a termine i lavori per gli impianti di depurazione per alcuni agglomerati finiti, negli anni passati, sotto procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea. Lo sforzo dal punto di vista delle infrastrutture c’è stato per uscire da questo status, ora occorre risalire alla fonte di inquinamento del Rio Canal Fugnan. Il prossimo step deve essere quello di accertare eventuali scarichi abusivi”, dichiara Andrea Wehrenfennig, presidente Legambiente Trieste.

“Come ogni anno, Goletta Verde solca le acque lungo le coste italiane per monitorarne lo stato di salute durante il periodo estivo. Con questa storica campagna, oltre ai numerosi volontari e volontarie a cui va il nostro grazie, viaggiano anche tanti altri temi, ulteriori e diversi da quello della buona o cattiva depurazione delle acque. In particolare, quest’anno Goletta Verde è stata il volano della transizione energetica con un focus specifico sull’eolico off-shore, fonte di produzione di energia che sarà centrale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 – spiega Martina Palmisano, portavoce di Goletta Verde.

“Non meno centrale è stato il tema della biodiversità declinato in modo diverso sui vari territori grazie ai progetti che ci hanno consentito di accendere i riflettori sulla tutela e salvaguardia delle specie da salvaguardare nell’area del Mediterraneo”.

Legambiente ha citato anche il progetto sulla realizzazione di una mega acciaieria a pochi passi dalla laguna. “Le informazioni in nostro possesso sono ancora scarne – commenta Palmisano –, ma quello che ci sentiamo di dire al momento è che non si tratterà di una passeggiata di salute per il territorio e le comunità locali. L’Europa fissa obiettivi sempre più ambiziosi in merito alla tutela ambientale, alla transizione energetica, alla decarbonizzazione e allo sviluppo sostenibile mentre qui in Italia esiste il concreto rischio di avere un polo siderurgico molto vicino a riserve naturali e aree protette. Restiamo basiti e chiediamo maggiori informazioni sul progetto e sull’impatto che avrà sull’ambiente e sul territorio friulano”.

“Sappiamo che si tratta di un progetto, per ora, solo sulla carta ma chiediamo subito un dietrofront per non pregiudicare il territorio e la comunità locali”, aggiunge Sandro Cargnelutti presidente Legambiente Friuli-Venezia Giulia.

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