La Regione si farà carico del problema legato alle difficoltà riscontrare dai donatori di sangue, affinché la burocrazia non diventi un ostacolo per tutti coloro che compiono quotidianamente un gesto di altruismo capace di salvare vite umane”. Lo ha assicurato il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi intervenendo a Ragogna alla cerimonia per la celebrazione del 45° anno di fondazione della locale Associazione friulana donatori sangue.
“La Regione si farà carico del problema legato alle difficoltà riscontrare dai donatori di sangue, affinché la burocrazia non diventi un ostacolo per tutti coloro che compiono quotidianamente un gesto di altruismo capace di salvare vite umane”. Lo ha assicurato il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi intervenendo a Ragogna alla cerimonia per la celebrazione del 45° anno di fondazione della locale Associazione friulana donatori sangue.
La giornata ha preso il via con la deposizione di una corona di fiori al monumento ai caduti ed è proseguita con la celebrazione della Santa messa, alla presenza dei labari delle altre associazioni udinesi. Per l’occasione hanno sfilato anche un vessillo della Valle d’Aosta e uno della sezione piemontese di Boves, quest’ultimo da lunghi anni gemellato con quello di Ragogna. Al termine della funzione religiosa, alla presenza del presidente della locale sezione Afds Dante Ornella, del sindaco Alma Concil e del presidente provinciale dell’associazione Roberto Flora sono state consegnate le benemerenze e i riconoscimenti ai soci per il numero di donazioni compiute.
Nel corso degli interventi delle autorità, Ornella ha lanciato un appello al vicegovernatore della Regione, ricordandogli che in più occasioni i soci non sono riusciti a compiere la propria donazione a seguito della mancata prenotazione del prelievo in ospedale. “Per noi questo è un dono – ha detto Ornella – e quindi la burocrazia non dovrebbe impedire di compiere un gesto di solidarietà verso il prossimo. Così facendo, rischiamo di perdere soci”. Il messaggio è stato prontamente recepito da Riccardi, il quale ha assicurato che, pur nel rispetto norme, “la Regione si farà carico di questo problema, in quanto le regole scritte non possono fermare una vocazione che queste persone hanno scritto nel proprio Dna”.
Quindi il vicegovernatore ha ricordato che pur in un panorama in cui, a livello nazionale, si sconta un arretramento delle donazioni, “la nostra terra resta comunque ai vertici nazionali per il numero di prelievi compiuti. È un primato che dobbiamo cercare di mantenere, coinvolgendo soprattutto i giovani”. Su questo aspetto Riccardi ha evidenziato che la cultura della solidarietà e dell’aiuto al prossimo tipica dell’Afds “è un valore in se, che va oltre le donazioni. I 45 anni della sezione di Ragogna sono una dimostrazione di generosità, un pilastro della rete sociale che tiene insieme questa terra, un esempio che rappresenta una lezione di vita anche per comunità molto più grandi”. Quindi, rivolgendosi ad Ornella, Riccardi lo ha ringraziato per il prezioso lavoro svolto negli anni di presidenza del sodalizio “perché è grazie anche al suo lavoro e a quello svolto da quanti, come lui, si dedicano con attenzione alla propria comunità, che il Friuli Venezia Giulia sarà in grado di risollevarsi dalle difficoltà”.
Infine il Governatore ha ricordato la necessità di guardare al futuro con spirito innovatore, “mantenendo però ben salde le radici per conservare i valori, come quelli dell’Afds di Ragogna, che hanno fatto grande la nostra terra”.
Secondo i dati del 2017, la sezione conta 430 donatori attivi, mentre gli iscritti sono 490; nello stesso anno le donazioni sono state 304, di cui 224 di sangue pari a 100,8 litri mentre 80 sono state quelle di plasma. Dal 1973 al 2017 complessivamente il dato raggiunge quota 12 mila 800 donazioni. Le benemerenze assegnate quest’oggi sono state 23, di cui 9 diplomi, 6 distintivi di bronzo, 3 d’argento, 3 d’oro, 2 targhe d’argento con pellicano d’oro e una Goccia d’oro.