A presiedere il rito il priore provinciale, p. Giuseppe Corradi
Domenica 2 luglio alle ore 11.00, nel Santuario udinese della Beata Vergine delle Grazie, sarà celebrata la Messa solenne nel giorno del centenario del ritorno dei Servi di Maria a Udine. A presiedere il rito il priore provinciale, p. Giuseppe Corradi.
I padri Servi di Maria dell’osservanza (collegati alla famiglia Savorgnan), giunsero a Udine nel 1479 provenienti dalla comunità di Venezia, grazie agli auspici del luogotenente del Friuli di quell’anno, il cavaliere Giovanni Emo. Nello stesso anno fu traslata, in processione dal castello udinese, l’icona taumturgica della Madonna delle Grazie. Pochi anni dopo, nel 1495, furono proprio i padri serviti ad avviare la costruzione del nuovo – e attuale – santuario e dell’attiguo convento. Da allora la storia del santuario si fonde con la storia della presenza dei Servi di Maria in città a Udine: da sempre essi sono “i frati della Madonna delle Grazie”, che hanno condiviso con il popolo friulano difficoltà e sofferenze, gioie e speranze, soprattutto la devozione verso la Madre del Redentore e dei redenti.
La loro presenza al santuario ha avuto una lunga pausa. Infatti, con le occupazioni francesi, nel 1806 furono espulsi da Udine e il convento, dal 1810 divenne prima proprietà del demanio e poi fu venduto a privati. Il 21 febbraio 1826, il rev. Francesco Alessio, disponendo di ampi mezzi familiari, riacquistò dagli eredi dell’acquirente precedente il convento e i terreni circostanti della braida di Santa Maria, legando tutti i beni alla chiesa.
Dopo l’esemplare servizio di quattro parroci del clero secolare, i frati hanno potuto far ritorno alle Grazie il 2 luglio 1923, gioiosi di poter riprendere il loro plurisecolare servizio alla Vergine e l’assistenza spirituale ai devoti del Santuario, che si esprime anche con l’accoglienza dei fedeli nell’ampia Penitenzieria, vera “clinica dello Spirito”.