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Cronaca

Meteo, graduale ripristino dei trasporti

Danni nella notte. Riccardi: “Crediamo che il peggio sia passato”

Alberi caduti, allagamenti e disagi alla viabilità, questi gli effetti dell’ondata di maltempo che si sta abbattendo in queste ore sul Friuli. Le raffiche massime registrate di vento da sud-est – spiega la Protezione civile – sono state di 130 km orari sul monte Matajur, di 97 sul monte Rest, 93 a Lignano Sabbiadoro, 85 sul monte Lussari. Sulle Prealpi Giulie si sono registrati picchi di pioggia fino a 96 millimetri ad Uccea e sulle Prealpi Carniche con fino a 88 millimetri sul Piancavallo. Da segnalare cadute d’alberi a Monteprato, dove è stata coinvolta la linea elettrica, a Cergneu e a San Vito al Tagliamento. Allagamenti a Lignano e Vivaro. A Valvasone Arzene si è verificata l’erosione dell’argine destro del Tagliamento in prossimità del ponte della Delizia. Chiuso il tratto di strada tra Fusea e Cazzaso Nuovo per una frana. Sorvegliati speciali i fiumi Tagliamento, a Venzone, e l’Isonzo. Aperto il servizio di piena del Livenza. A causa del maltempo, il Nue112 ha ricevuto dall’inizio dell’allerta 249 chiamate relative a guasti elettrici e caduta di alberi, di cui 152 provenienti da Udine. La sala operativa regionale ha ricevuto oltre 800 chiamate: dall’inizio dell’allerta sono stati impegnati più di 900 volontari con 250 automezzi.
Alberi caduti anche ad Amaro, Clauzetto, Talmassons, Basiliano e poi lungo la SR512 fra Trasaghis e Interneppo, mentre un masso è caduto sulla SS 52BIS a Sutrio. Un lampione dell’illuminazione stradale ha preso fuoco, probabilmente a causa di un cortocircuito, lungo la strada della Mainizza a Farra d’Isonzo. Esondato un canale a Borgo Pitagora a Meduno. A Tolmezzo allagato il piano terra di un albergo.
Due camion, a causa della strada allagata, hanno perso il controllo e sono finiti nel fossato lungo la SP80 a San Giorgio di Nogaro. Esondato il rio Revenant a Ragogna, allagate alcune abitazioni nella frazione di Muris. Case allagate anche ad Alesso, frazione del comune di Trasaghis, a causa del straripamento del rio Palar e smottamenti a Forgaria nel Friuli. Scoperchiato a causa del vento il tetto di un capannone a Enemonzo e il tetto di una casa privata ad Amaro, allagamenti a Gemona, mentre a Tolmezzo-Imponzo la Località Stavoli Pallis è isolata a causa di una frana che ha bloccato completamente la strada. Strada parzialmente interrotta a Resiutta. Infine in comune di Verzegnis, frazione Intissans, un gregge di circa un migliaio di pecore è rimasto bloccato in una area completamente allagata.

Più tranquilla la situazione a Udine dove ieri nel corso di tutta la giornata 13 operai comunali, accompagnati da 22 volontari della Protezione civile e dagli addetti del Cafc hanno monitorato le principali vie di traffico in città. Sono state liberate più volte Viale Cadore, viale Trieste e Viale Leonardo da Vinci dall’acqua sulla carreggiata e dal fogliame, ripulite anche le griglie lungo il corso delle rogge. Liberato dall’acqua il sottopasso di santi Ermacora e Fortunato. Posizionati dei sacchi di sabbia nell’ex chiesa di San Francesco per preservare gli ambienti interni. Da segnalare il blackout dell’impianto semaforico di Viale Trieste a Udine.

Scuole chiuse
L’allerta rossa ha determinato la chiusura delle scuole a Udine, Gorizia, Pordenone e Muggia e la sospensione del trasporto pubblico locale, oltre che la chiusura di cimiteri, musei e parchi. Sospesi il trasporto pubblico regionale e ogni manifestazione sportiva; chiusi i parchi pubblici. Didsagi si sono registrati anche per chi viaggiava in treno ieri, dopo che alle 12, sulla base dell’ordinanza del presidente del Fvg Massimiliano Fedriga, è stato deciso di interrompere la circolazione ferroviaria. Nel tardo pomeriggio sono stati autorizzati 14 treni straordinari dalla Protezione civile regionale per “assicurare il rientro dei viaggiatori pendolari”.  Uno stop che ha causato disagi a lavoratori e viaggiatori; in tanti, ad esempio, sono rimasti bloccati alla stazione di Venezia-Mestre. La sospensione era stata decisa in  considerazione del rischio che grava sui ponti, dove la piena dei corsi d’acqua può causare rallentamenti se non addirittura la chiusura della linea.
Ripristino dei trasporti

“Con la gradualità che l’organizzazione impone, nel corso della giornata saranno ripristinati i servizi di trasporto. La decisione fa seguito alla riunione del Comitato regionale per le emergenza (Corem), che si è tenuto questa mattina presto, durante la quale abbiamo illustrato gli effetti al suolo causati dalla ondata di maltempo sul territorio della nostra regione. La misura è stata concordata con tutti gli enti preposti e in accordo con le prefetture. Le condizioni di sicurezza per la popolazione adesso ci permettono di andare verso la revoca del blocco. Il Sistema di protezione civile ha garantito monitoraggio e controllo del territorio, ora dopo ora”.
Lo rende noto l’assessore con delega alla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi che ha monitorato la situazione meteo a seguito della emissione dell’allerta meteo rossa dalla sala operativa della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia la notte scorsa.
“Il territorio ha retto alla forte ondata di maltempo, anche grazie alle opere di protezione realizzate a tutela del territorio e degli abitati – ha detto questa mattina Riccardi -. Crediamo che il peggio sia passato. Continuiamo a monitorare la situazione. Alcune criticità riguardano abitati rimasti isolati, famiglie sfollate dalle loro abitazioni, interruzioni della viabilità a causa di smottamenti, caduta alberi sulle sedi stradali, esondazione di alcuni corsi d’acqua minori. Monitoriamo ora, in particolare, i livelli dei fiumi, in particolare l’Isonzo”.
Questa mattina all’assessore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, insieme ai funzionari della protezione civile regionale eseguirà una serie di sopralluoghi nei luoghi più colpiti dall’andata di maltempo
Nella foto il ponte di Dignano

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