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Cronaca

Omicidio di Pantianicco, indagini a 360 gradi

Il Procuratore Lia: “Non c’è alcuna pista privilegiata, né quella della rapina, né un dissidio famigliare”

“Al momento stiamo lavorando a 360 gradi e non c’è alcuna pista privilegiata, né quella della rapina, né un dissidio famigliare”: lo ha detto all’ANSA il Procuratore di Udine, Massimo Lia, facendo il punto sulle indagini relative all’omicidio di Benita Gasparini, l’anziana di 89 anni di Pantianicco, trovata morta ieri. “Non c’è soltanto la telecamera installata di fronte all’abitazione – ha precisato – ma numerosi altri dispositivi in zona possono essere utili. Per questo è un lavoro lungo e meticoloso, perché ogni dettaglio può rivelarsi decisivo per attribuire le responsabilità”. In questo senso, il lavoro degli investigatori sembra facilitato dalla zona periferica e dallo scarso movimento nella mattinata di ieri in un borgo di meno di 600 persone. Quanto all’eventuale coinvolgimento di un congiunto, il Procuratore si è limitato a confermare che “il parente che ha trovato il corpo senza vita della vittima è stato sottoposto, ovviamente, a numerosi quesiti supplementari, in quanto gli elementi in suo possesso sono unici, essendo il primo arrivato sulla scena del crimine. Non per questo questo il soggetto è maggiormente attenzionato rispetto ad altri: in questa fase, tutto è attenzionato nella medesima misura”.

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