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Regione

Operazione salvataggio dei raccolti

Il Consorzio Agrario Fvg analizza le prospettive per le semine autunnali

“Operazione salvataggio dei raccolti”. È così denominato il programma mondiale varato la scorsa settimana nell’ambito dell’assemblea generale dell’Onu che si è svolta a New York. L’obiettivo è di evitare un peggioramento dell’insicurezza alimentare su scala globale a causa della perdita di raccolti per carenza di fertilizzanti che non riguarda solo i paesi poveri ma anche l’Unione europea. Nei giorni scorsi, il gruppo norvegese Yara – leader produttivo mondiale – ha annunciato che la capacità produttiva in Europa è utilizzata solo al 30 per cento, a causa dell’andamento dei costi energetici. L’impatto sul mondo agricolo del caro energia è pesante e colpisce su più fronti: la prima conseguenza è diretta, con l’aumento del costo dell’energia consumata in azienda, il secondo ambito da osservare è quello dei rincari indiretti che coinvolgono i mezzi di produzione come i fertilizzanti, ma non solo, si stanno infatti registrando aumenti dei prezzi anche per agrofarmaci, sementi, irrigazione ed in generale tutti i mezzi tecnici che a seconda dei settori possono andare dal 2% ad oltre il 50%.

Con l’affacciarsi dell’autunno sono molti gli interrogativi a cui si trovano di fronte gli agricoltori. Il rischio di una carenza di fertilizzanti rispetto al fabbisogno è sempre più concreto; i fertilizzanti disponibili inoltre hanno raggiunto prezzi molto elevati, in particolare per alcune categorie di prodotti. Con queste premesse la tentazione di molti è di ridurre le concimazioni in modo arbitrario, compromettendo poi le rese e la fertilità del suolo.

Il messaggio forte che arriva dal Presidente del Consorzio Agrario Fvg, prima realtà regionale nella vendita di prodotti e servizi per l’agricoltura con oltre 2.000 soci ed un fatturato di 130 milioni di euro, è focalizzato sulle prospettive di miglioramento tecnologico e agronomico che devono coinvolgere il settore primario. “La risposta al caro concime non è concimare meno, ma concimare meglio” dichiara Gino Vendrame. “Le aziende agricole stanno affrontando questa situazione partendo dall’efficienza, riducendo gli sprechi con buone pratiche di gestione, ma non è sufficiente, per mantenere la redditività e la produttività vanno intraprese delle azioni per spingere questo processo oltre le buone pratiche”. In tal senso il Consorzio Agrario sta proponendo soluzioni agronomiche innovative (prodotti corroboranti, biostimolanti e azoto fissatori per fare alcuni esempi) e tecnologie 4.0 in grado di aiutare le aziende a valutare le rese di tutte le parcelle e tarare gli interventi di concimazione e difesa raggiungendo ottimizzazioni dell’ordine del 30%.

Il Presidente conclude il ragionamento aggiungendo “Questo cambio di metodo richiede una vicinanza agli agricoltori ed il Consorzio si è strutturato in modo da offrire una assistenza tecnica capillare su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia, tecnica e tecnologia non sono sufficienti, l’innovazione si diffonde attraverso le persone”.

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