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Rinnovato il progetto Energia Solidale. Ne hanno già beneficiato 229 famiglie

È stato rinnovato mercoledì 7 febbraio, in prefettura a Udine, il protocollo d’intesa che ha dato vita al progetto Energia solidale. A siglarlo – dando vita a una sinergia virtuosa tra istituzioni e terzo settore – sono state le due Caritas diocesane di Udine e Concordia-Pordenone insieme alla Fondazione Friuli. Le Prefetture di Udine e di Pordenone hanno svolto e svolgono un ruolo di soggetti facilitatori (nella foto il momento della firma).

Operativo da marzo 2023, Energia Solidale dà un aiuto concreto alle famiglie che – a causa della crisi energetica e dell’aumento generalizzato dei prezzi – si trovano in difficoltà nel far fronte a spese primarie: dalle bollette della luce elettrica e del gas, fino alle spese di condominio, passando per affitti e spese scolastiche.

Aiutate 229 famiglie

Significativi i numeri della prima fase del progetto che – grazie alla flessibilità del protocollo e alla centralità e capillarità dei Centri di Ascolto diocesani – è stato caratterizzato da efficacia, efficienza e rapidità di risposta. 229 le famiglie sostenute (69 formate da un solo componente, 160 da più componenti) in 60 diversi comuni della provincia di Udine; di queste 104 sono di origine straniera, 125 sono italiane. Complessivamente le persone che hanno beneficiato del progetto sono state 686

Le spese sostenute

Dei 300.000 euro messi a disposizione dalla Fondazione Friuli, equamente distribuiti tra le Diocesi di Udine e di Concordia-Pordenone, nel territorio della Diocesi di Udine le principali voci di spesa sono state: energia elettrica, bollette del gas, affitti, spese condominiali e bollette dell’acqua (nella grafica il dettaglio degli importi complessivi e medi); le altre voci di spesa sono state: spese scolastiche, imposte, assicurazioni rc auto, riparazioni di auto, spese per trasporti lavoro/studio.

Ognuno dei 229 nuclei beneficiaria fruito di un aiuto medio di 655 euro.

Intercettate numerose famiglie “nuove”

Dei 229 nuclei beneficiari, 121 erano famiglie già “censite”, cioè avevano già avuto contatti con i Centri di Ascolto, invece 108 accedevano per la prima volta al servizio. Uno degli obiettivi di «Energia solidale» era ed è proprio quello di intercettare famiglie “nuove”. Un dato questo che da una parte dice quanto la progettualità abbia con efficacia centrato tale obiettivo, dall’altra però fa emergere con grande evidenza – come ha sottolineato il direttore di Caritas Udine, don Luigi Gloazzo, che «la forbice della diseguaglianza economica si sta progressivamente allargando» coinvolgendo un gran numero di famiglie dove c’è almeno un percettore di reddito che però evidentemente non basta più a garantire sicurezza, basta infatti un piccolo imprevisto per mettere in crisi la situazione economica del nucleo familiare con conseguenze a cascata.

Il progetto

La filiera organizzativa del progetto – spiega la Caritas – si struttura nella presa in carico e analisi approfondita della richiesta da parte del Centro di Ascolto che raccoglie tutta la documentazione e apre un apposito “dossier”; nell’invio all’Ufficio amministrativo di Caritas per il pagamento; nel pagamento con strumenti informatici, dunque tacciabili; infine nel continuo aggiornamento da parte dei Centri di Ascolto con monitoraggi trimestrali della situazione del beneficiario.

Ora il progetto – con il rinnovo del protocollo – è stato rifinanziato con ulteriori 200.000 euro. Gli obiettivi e i criteri restano in linea con la passata “edizione”, ampliando però le possibilità di intervento: saranno ammessi non solo i pagamenti delle bollette, dei canoni di locazione e delle spese connesse dall’attività lavorativa, ma anche l’acquisto di alimenti e di strumenti per il risparmio energetico, come pure forme di micro credito.

Tra le novità anche il sostegno al reinserimento lavorativo e abitativo della popolazione carceraria.

Per informazioni si può contattare Luca Picco, scrivendo a lpicco@caritasudine.it o chiamando nelle giornate di lunedì, martedì e venerdì (dalle 8.30 alle 10 e dalle 15.30 alle 17) il numero 340/2592716.

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