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Regione

Sgomento a Udine per la morte della bambina all’Uccellis

Penelope Cossaro è morta per i traumi causati dall’acquasantiera della chiesa di Santa Chiara cui si era aggrappata e che le è caduta addosso

Sono state dedicate all’elaborazione del lutto e al supporto dei bambini le attività scolastiche svolte oggi con gli alunni della scuola primaria dell’Educandato Uccellis di Udine dopo la morte della loro compagna, Penelope Cossaro, avvenuta nel pomeriggio di giovedì 21 novembre.

La bambina, 7 anni di Udine, si trovava nella chiesa di Santa Chiara, annessa all’educandato Uccellis, per l’ora di catechismo, che fa parte delle materie extracurricolari dell’educandato. Con lei altre 8 bambine, sotto la custodia dell’educatrice e del direttore spirituale del  collegio, padre Ioan Marginean. Dopo aver detto le preghiere, la bambina si è aggrappata all’acquasantiera, forse per immergere la mano nell’acqua e farsi il segno della croce. Ciò ha fatto ribaltare il manufatto che le è caduto addosso. Trasportata all’ospedale è deceduta poco dopo per il trauma.

Sconforto, questa mattina nella scuola. La mattinata si è aperta con un incontro in aula magna dove i bambini di alcune classi, quelle maggiormente coinvolte dalla tragedia, e molti dei loro genitori sono stati accolti dalla psicologa della scuola. L’esperta ha disposto gli alunni in cerchio e favorito l’apertura al dialogo. I bambini hanno cominciato a esprimere le loro emozioni e a dedicare un pensiero per Penelope. Gli alunni sono poi rientrati nelle proprie classi dove è proseguita un’attività dedicata. Molti hanno fatto dei disegni che poi sono stati appesi sulla porta della chiesa di Santa Chiara interna all’istituto dove si è verificata ieri la tragedia. La scuola ha cancellato invece in segno di lutto e rispetto tutte le altre attività extrascolastiche.

Penelope “era una brava bambina, un’alunna solare, comunicativa, ben voluta dalle insegnanti e anche dai compagni”, ha affermato la dirigente scolastica dell’Educandato, Anna Maria Zilli. “Era appassionata di ballo, seguiva anche i corsi interni alla scuola di danza moderna e hip-hop che le piacevano moltissimo – l’ha ricordata ancora la dirigente scolastica -. Era una passione che stava coltivando”.

“Non ci sono parole per descrivere lo sgomento per la morte improvvisa e assurda della piccola Penelope. Come non ce ne sono per cercare di far sentire la nostra vicinanza ai suoi genitori, nel tentativo di alleviare per un attimo, se possibile, questo immenso, inconcepibile dolore”. Così, in una nota, il sindaco di Udine, Pietro Fontanini. “Eppure – aggiunge – le parole vanno cercate anche e soprattutto quando mancano. Ed è con questa consapevolezza che voglio esprimere a nome di tutta la comunità cittadina il più profondo cordoglio ai genitori di Penelope, ai suoi compagni di classe, alla Dirigente dell’Istituto Uccellis, agli insegnanti ed educatori e a tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerla e di volerle bene”.

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