Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
Cronaca

Tampone obbligatorio per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna

Coronavirus: in Fvg è necessario un periodo di quarantena obbligatoria in attesa di sottoporsi al tampone e fino alla comunicazione del risulatto del test.

Un periodo di quarantena obbligatoria, in attesa di sottoporsi al tampone e fino alla comunicazione del risultato del test, è previsto per chi arriva in Italia da Spagna, Grecia, Malta e Croazia. Lo ricorda in una nota la Regione Fvg a seguito della nuova ordinanza emanata dal Ministero della Salute.

Per informazioni sul rientro in Italia – informa il il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi – per tutte le persone per cui è previsto l’obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario è possibile chiamare il numero verde della Protezione Civile 800500300 o scrivere un e-mail a quesiti.covid19@protezionecivile.fvg.it.

A decorrere da giovedì 13 agosto – ricorda la nota – “sono vietati l’ingresso e il transito in Italia delle persone provenienti da Colombia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Serbia, Bangladesh, Armenia, Bahrein, Brasile, Cile, Kuwait, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana”. Inoltre coloro che fanno ingresso in Italia, dopo aver soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti in Croazia, Grecia, Malta e Spagna, “devono comunicare immediatamente il proprio ingresso al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria di residenza/dimora. Devono presentare al vettore, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, l’attestazione di un test per SARS CoV-2, di test molecolare o antigenico effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo, al massimo nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale. In alternativa devono sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, oppure entro 48 ore dall’ingresso in Italia presso l’azienda sanitaria locale di riferimento”. Per quanto riguarda i datori di lavoro – conclude la nota – “sono tenuti a informare tutti i dipendenti e collaboratori di segnalare tempestivamente al proprio medico curante e al medico competente qualsiasi malessere che possa essere ricondotto al Covid-19”.

Articoli correlati