Una serie di buone prassi facilita il processo civile telematico
Un manuale “semplice e pratico” sul processo civile telematico che mira a facilitarne le procedure, risolvendo eventuali problemi ed “evitando intoppi” nell’interlocuzione tra avvocati e uffici giudiziari, con l’obiettivo finale di “velocizzare” il percorso della giustizia a vantaggio finale del cittadino. E’ il vademecum per il processo civile telematico, adottato a livello distrettuale in Friuli Venezia Giulia e presentato oggi alla Corte d’appello di Trieste. Si tratta di un insieme di istruzioni, è stato spiegato durante una conferenza, risultato di un lavoro corale che ha coinvolto in un anno e mezzo di attività i diversi attori del mondo della giustizia a livello distrettuale. “Per redigerlo – ha spiegato uno dei facilitatori, Lorenzo Massarelli, giudice civile del Tribunale di Udine e componente dell’ufficio distrettuale per l’innovazione – si è partiti dai problemi riscontrati dagli avvocati, con l’ottica del giudice e l’aiuto dei funzionari”.
Oggi è stato quindi firmato un protocollo in cui i quattro presidenti dei Tribunali distrettuali, il presidente della Corte d’Appello e i presidenti degli ordini degli avvocati riconoscono la bontà di questo elaborato (“un unicum in Italia per il coinvolgimento dell’intero distretto”) e raccomandano ad avvocati e personale di adottare queste istruzioni. “Il lavoro svolto – ha osservato il presidente della Corte d’Appello di Trieste, Sergio Gorjan – è assai lodevole perché ha coniugato due elementi, la collaborazione tra l’ordine degli avvocati, magistrati e personale amministrativo per risolvere una sfida tecnologica data dalle nuove regole sul processo telematico”.