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Audace, Fedriga: «Fare subito chiarezza sulle cause dell’incidente»

«È necessario intervenire subito per fare chiarezza e accertare se ci sia qualsiasi tipo di responsabilità. Bene ha fatto, in tal senso, la competente Azienda di trasporto pubblico locale di Gorizia a presentare una formale denuncia all’autorità giudiziaria per fare piena luce sulla natura del sinistro». Lo ha detto oggi il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, a commento dell’incidente occorso ieri a Grado alla motonave Audace con a bordo 85 persone, tutte tratte in salvo dai soccorritori.

L’altra priorità in questo momento, come ha sottolineato il massimo esponente della Giunta regionale, è garantire agli utenti una rapida ripresa del servizio, al fine di creare meno disagi possibili agli utenti. Infine, Fedriga ha voluto rivolgere un ringraziamento, a partire dalla Capitaneria di porto e dal comandante Luciano Del Prete, a tutti coloro che si sono prodigati nei soccorsi, dimostrando competenza e professionalità. Tra questi: i Vigili del fuoco, la Protezione civile regionale, la Sores, la Sogit, la Guardia di finanza e i volontari.

Sul tema è intervenuta anche la segretaria regionale del Pd, Caterina Conti. «Condividiamo l’auspicio di rapidi chiarimenti, cui la stessa Regione può contribuire anche operando in modo che sia resa subito nota la proprietà della stessa imbarcazione, su cui sembrano permanere ambiti di incertezza.  È importante che non ci sia un mero atto di delega, magari per poi disinteressarsi degli esiti, ma una effettiva attenzione da parte del presidente Fedriga – sollecita Conti –, nell’interesse di tutti i cittadini. Anche in considerazione delle condizioni meteomarine, è evidente che è stato scampato un pericolo potenzialmente gravissimo, difficilmente attribuibile alla malasorte. In ogni caso un principio di precauzione suggerirebbe di fare controlli a tappeto su tutti i servizi marittimi per evitare altri rischi».

L’incidente e i soccorsi

La motonave Audace, in servizio da Grado a Trieste, ha lanciato nella tarda mattinata di ieri un “mayday” per rischio affondamento mentre era in navigazione verso il porto di Monfalcone. Tutti i passeggeri a bordo e i membri dell’equipaggio – in totale 85 persone, di cui 5 bambini – sono stati trasferiti sulle zattere di salvataggio e sono stati portati al porto di Grado. Sono stati visitati nella tenda allestita al porto di Grado: 6 persone sono state condotte negli ospedali della zona e gli altri 79 al Punto di primo soccorso di Grado. Per i naufraghi senza alloggio, il Comune di Grado ha fornito un posto letto. In soccorso alla motonave sono intervenuti i mezzi della Guardia Costiera dislocati tra Trieste e Lignano Sabbiadoro, i Vigili del fuoco, con elicotteri e il nucleo sommozzatori, e la Guardia di finanza.

La nave, ormai semiaffondata, è stata rimorchiata a Porto Nogaro per i necessari accertamenti. È stata infatti aperta un’inchiesta amministrativa da parte della Guardia costiera di Trieste per chiarire le cause che hanno costretto la motonave a lanciare l’Sos. A quanto si apprende, la nave ha imbarcato acqua dal lato di prua.

«Da un primo esame dell’imbarcazione messa a terra non sono emersi segni o squarci dovuti a urti allo scafo», informa in una nota Apt spa Gorizia. «L’Audace – prosegue la nota – ha effettuato regolarmente la prima corsa da Trieste a Grado. Poco dopo la ripartenza, il comandante Tessari ha constatato l’imbarco di una quantità d’acqua anomala e ha immediatamente richiesto l’intervento alla Capitaneria di porto».

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