L’assessore Zannier ha annunciato lo stanziamento. Budai: così sarà possibile incentivare e tutelare il mestiere. Un segnale importante per il settore.
Incentivare e tutelare il mestiere del casaro sarà possibile anche grazie allo stanziamento di 200 mila euro da parte della Regione per appositi corsi di formazione del settore lattiero-caseario”. A dirlo il presidente della II Commissione, Alberto Budai, ai margini dell’audizione dell’assessore Zannier che ha annunciato lo stanziamento dei fondi.
“L’impegno degli assessori Zannier e Rosolen – spiega Budai – è un segnale importante per il settore lattiero-caseario che ha bisogno di giovani che imparino e intraprendano un mestiere che affonda le sue radici agli albori del ‘900. Il casaro è il vero responsabile della filiera, se poi è anche allevatore ha la possibilità di seguire in prima persona tutto il processo. “Io stesso sono un casaro – racconta Budai-, ho imparato il mestiere lavorando a fianco di un casaro esperto. Il tramandare o l’insegnare questo mestiere è importante perché è parte del patrimonio della nostra terra.
“In quest’ottica è fondamentale – spiega – la formazione nel settore caseario, soprattutto per i giovani in uscita dalla scuola superiore, in particolare dagli istituti agrari, attraverso un percorso di conoscenza presso imprese che operano nel settore lattiero – caseario nell’arco alpino. “Il programma specifico 88/19 – Attività formativa nel settore caseario – presente nel PPO 2019 – prosegue il consigliere -, deriva da un fabbisogno manifestato dal territorio montano e oggetto di condivisione in un incontro svoltosi nel mese di gennaio dell’assessore Rosolen a Tolmezzo alla presenza di sindaci, rappresentanti di UTI e soggetti rappresentativi del territorio montano, in particolare dell’Alta Carnia”.
“L’ipotesi progettuale – conclude – sarà oggetto a breve di esame degli assessori competenti, nel quadro complessivo delle attività formative del settore agroalimentare”.