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Fedriga: «Meno ingressi dalla rotta balcanica». A Gorizia anche il ministro Piantedosi

Come ha detto il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, i numeri degli arrivi dalla rotta balcanica «Quest’anno sono in netto calo rispetto agli scorsi anni. Per esempio abbiamo superato, lungo tutto il confine regionale, più di 1.800 respingimenti. Nel passato parlavamo di circa 80-90 riammissioni all’anno». Così Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia, a margine della seduta del Comitato per l’ordine pubblico in Prefettura a Gorizia, a cui ha preso parte il Ministro dell’Interno. «È stato incrementato in modo importante anche il rintraccio, la denuncia e l’arresto di trafficanti di essere umani. E anche questo è un passaggio molto importante. Questo si è tradotto anche nei numeri che il territorio regionale gestisce – ha aggiunto Fedriga -. Per esempio, per quanto riguarda il CARA, a Gorizia siamo circa 300 presenze, numero che negli anni precedenti aveva toccato le 800 persone. Quindi numeri molto più gestibili».

«Ovviamente bisogna sempre tenere la situazione sotto controllo, perché può cambiare da un momento all’altro, perché oggi è la testimonianza che le misure scelte dal ministro Piantedosi, che ringrazio, stanno funzionando» ha aggiunto il Presidente con i giornalisti. «La certezza è che continueranno i controlli che, da testimonianza del territorio, non mi sembra stiano creando particolari disagi, perché sono fatti in modo assolutamente intelligente e responsabile. Su questo ringrazio tutte le forze dell’ordine che si stanno impegnando in modo veramente importante».

Per quanto riguarda il prossimo anno, Fedriga ha ammesso: «Oggi fare previsioni è molto complicato. Vediamo come evolverà la situazione, anche in vista dell’evento straordinario di Gorizia 2025, sul quale la Regione a breve presenterà alcune novità, perché siamo protagonisti con eventi di caratura internazionale».

I Ministri dell’Interno di Croazia, Italia e Slovenia

Piantedosi: «190 arresti al confine, 90 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina»

«Per l’Italia è importante condividere il processo di valutazione che riguarda la rotta balcanica». Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al vertice Trilaterale di Gorizia con i colleghi di Slovenia e Croazia sulla sospensione degli accordi di Schengen sul confine nordorientale. Il ministro ha riferito che dal 21 ottobre, «data da cui abbiamo avviato i controlli sul confine – ha precisato -, per parte italiana sono state controllate 422mila persone e più di 224mila veicoli. Sono 1.800 i cittadini stranieri irregolari rintracciati in ingresso e respinti. Le nazionalità prevalenti sono marocchina, turca, siriana, kosovara, afghana e macedone. Sono state arrestate cica 190 persone di cui oltre 90 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, quindi 40 sono le persone segnalate nelle banche dati specialistiche per la sicurezza nazionale».

Ripristinare la libera circolazione e mantenere la collaborazione

«La libera circolazione sul confine è l’obiettivo a cui tendiamo», ha spiegato Piantedosi. «Stiamo creando un metodo di cooperazione tra le nostre forze operative in campo, in regime di sospensione della libera circolazione, sperimentando come sia possibile conciliare oggi la sostanziale libera circolazione dei nostri cittadini e nello stesso tempo mantenere i controlli» ha sottolineato il Ministro. «Questo lo dobbiamo trasferire in iniziative operative come il rafforzamento dei pattugliamenti congiunti, in modo che quando verrà ripristinata la libera circolazione rimanga questa collaborazione operativa – ha specificato -. Così pure deve restare in piedi la metodologia messa in campo per intercettare e individuare i transiti irregolari». Il ministro ha dato atto alla regione Fvg della disponibilità a collaborare: «La voglio pubblicamente ringraziare, per sostenere ogni sforzo di tipo logistico e operativo, tecnologico».

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