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“Fine pillola mai”. Convegno a Udine nel centenario di Basaglia

«Più che celebrare i cento anni dalla nascita di Franco Basaglia, come Dipartimento di Salute mentale, abbiamo pensato che fosse più significativo raccontare fatti, buone pratiche e affrontare questioni aperte». Spiega così Marco Bertoli, direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Asufc (l’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale) la scelta di organizzare proprio lunedì 11 marzo – nel centenario del visionario psichiatra –, alle 17.30 in Sala Ajace, a Udine, l’incontro «Fine pillola mai» il cui titolo riprende l’inchiesta di «Altraeconomia» – firmata dal giornalista Luca Rondi – sull’abuso di psicofarmaci nelle carceri italiane, tra salute mentale e controllo della popolazione detenuta. Incontro che segue quello già tenutosi a San Daniele (incentrato su uno dei capisaldi del pensiero di Basaglia, la differenza fra Psichiatria e Salute mentale) e a cui ne seguiranno altri, in ognuna delle città in cui c’è un Centro di Salute mentale.

«Basaglia – osserva Bertoli intervistato da Anna Piuzzi su la Vita Cattolica del 6 marzo 2024 – in manicomio trovò il disastro umano, fu colpito dalla bruttezza dei luoghi, dal fatto che le persone fossero ridotte e contenute entro un recinto. Disse che quella non era cura. Propose dunque una cura che fosse non solo attenzione alla sintomatologia, ma che andasse oltre diventando attenzione alla persona, ai suoi vissuti, ai contesti. Una cura che puntasse a un recupero della persona attraverso gli strumenti della vita: la casa, il lavoro, la socialità. Basaglia morì giovanissimo, ma c’è chi ha raccolto, dato concretezza alla sua eredità e che continua a farlo anche oggi, anche senza averlo conosciuto».

L’attualità della “rivoluzione” di Basaglia

Nell’ampio approfondimento pubblicato sulla Vita Cattolica, il nostro settimanale pubblica diverse riflessioni sull’attualità del pensiero di Basaglia e la necessità di tenere viva la sua “rivoluzione”. Spazio dunque alle voci di Giovanna Del Giudice, presidente della Conferenza per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia, Maria Angela Bertoni, psichiatra che è stata a lungo direttrice del Centro di salute mentale di Udine e che ora fa parte dell’associazione Arum, Associazione familiari, utenti e cittadini per la salute mentale di Udine, Nadia Della Pietra, assistente sociale che per due anni ebbe la fortuna di lavorare con Basaglia, Berenice Pegoraro e Anastasia Serra, della Comunità Nove gestita dalla cooperativa Itaca a Sant’Osvaldo. La Vita Cattolica pubblica anche la toccante testimonianza di Vilma, mamma di un giovane che soffre di un problema di salute mentale, preoccupata per l’impoverimento dei centri di salute mentale.

Il Convegno

«L’11 marzo – prosegue Bertoli – parleremo di carcere perché Basaglia avversava le istituzioni totali e il carcere è un’istituzione totale, l’intenzione è dunque quella di prestare un’attenzione particolare a questa realtà, anche grazie allo sguardo di Franco Corleone che come Garante dei Diritti dei Detenuti ha fatto e sta facendo moltissimo. Dal nostro punto di vista, come Dipartimento, c’è dunque un impegno forte in questo senso, un impegno innanzitutto a mantenere i riflettori accesi su un’istituzione come questa dove siamo presenti con un’équipe di lavoro composta da due medici, una psicologa e un educatore professionale e che considera il carcere come parte integrante del territorio».L’inchiesta di cui si parlerà al convegno «Fine pillola mai» fa luce – dati alla mano – sull’uso e abuso di psicofarmaci in quindici carceri italiane, fra queste anche la casa circondariale di via Spalato a Udine. In particolare viene presa in considerazione la spesa pro-capite che risulta di gran lunga superiore rispetto all’esterno, per gli antipsicotici addirittura di 5 volte. A Udine – dove va detto che i dati seppur alti, sono in calo rispetto agli anni precedenti – si spendono in anti psicotici 19,1 euro pro-capite, all’esterno la spesa media è di 3,1 euro.
Al convegno, oltre a Luca Rondi, interverranno Franco Corleone, gli psichiatri Calogero Anzallo e Stefano D’Offizi.

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