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CulturaFurlan

In TV il documentario in friulano su Pierluigi Cappello

Martedì 5 marzo alle 21.20 e venerdì 8 in replica alle 21.40 andrà in onda su Rai 3 bis (canale 810) la seconda puntata di “Il mont intune pagjine”, prodotto da Agherose e diretto da Dorino Minigutti. Un breve documentario in lingua friulana, di Dorino Minigutti e Martina Delpiccolo, che nasce da un’idea di letteratura friulana “viva”, in dialogo tra ieri e oggi, tra finzione creativa e realtà, tra personaggi e persone, alla scoperta di temi, di significati inediti e di confronti spiazzanti. Dopo la puntata dedicata ad Amedeo Giacomini, è la volta di Pierluigi Cappello, una delle maggiori voci della poesia contemporanea.

Una pagina può racchiudere un mondo intero. Non solo quello dell’autore o autrice che l’ha scritta nel suo tempo, ma anche quello del lettore o lettrice che si accinge a leggerla e a rapportarsi con essa. In questo caso, le pagine, di raffinata manifattura, di musicale bellezza, di rara profondità eppure anche di inedita immediatezza, sono quelle del poeta Pierluigi Cappello (1967-2017), straordinario interprete del nostro tempo, originario di Chiusaforte, pluripremiato nel panorama letterario nazionale. Vince, tra gli altri, il Premio Montale 2004 con “Dittico”, il Premio Bagutta 2007 sezione Opera Prima con “Assetto di volo”, il Premio Viareggio-Rèpaci 2010 per la poesia con “Mandate a dire all’imperatore”.

Martina Delpiccolo, con leggerezza e insieme con profondità, nella convinzione che la potenza e la forza di un’opera si misurino nella sua bellezza ma anche nella capacità di parlare all’oggi e a tutti, porta lo spettatore tra le pagine dell’autore friulano. Apre varchi di suggestioni come invito a rileggere le opere di Cappello, scegliendo tre parole chiave in friulano – Sclûse, libertât e amôrs, ossia Chiusaforte, libertà e amori – tra le tante immagini evocate per raccontare la sua letteratura e le sue risonanze oggi.

Commenti e percorsi tematici emergono in relazione alle letture di passi emblematici, interpretati dalla voce di Fabiano Fantini, che a loro volta fanno da ponte alla realtà di oggi, nel vissuto di uomini e donne scelti perché in qualche modo, nel bene e nel male, fanno i conti con le tre parole chiave scaturite dai testi di Cappello. Tutto partendo da una pagina e da un’altra ancora.

Non si tratta di una lezione o di un’illustrazione sistematica ed esaustiva di un profilo con tutta la sua produzione, ma di una traccia di suggestioni letterarie che arrivano dalla potenza della scrittura. Un’opera, un brano o anche una sola frase o verso può parlare di noi, interpretare il nostro tempo, con ironia, sensibilità o durezza, racchiudere un’anima, un immaginario collettivo, un mondo intero.

Il breve documentario diventa anche l’occasione per un viaggio nel territorio del Friuli, nelle bellezze paesaggistiche, storiche, artistiche, nei luoghi d’incontro, nelle realtà conviviali e culturali, a partire dalla Biblioteca Civica Vincenzo Joppi di Udine, per raggiungere in questa puntata la stazione di Chiusaforte e fare ritorno approdando in una libreria della città.

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