«Passavo qui fuori, ho visto un po’ di gente e ho visto quella locandina – si gira, indicando la bacheca -. Serve un biglietto per entrare?». Deve aver destato parecchia curiosità quel nugolo di persone fuori dalla chiesa di San Cristoforo, incastonata tra le viuzze del centro storico di Udine, la sera di giovedì 6 marzo. Una giovane sui vent’anni, attirata da quel movimento, ha così casualmente – forse non è l’avverbio giusto – trovato un posto nell’incontro di apertura del rinnovato Servizio diocesano per la pastorale universitaria. «No no, figurati. Non serve un biglietto. Ci diamo del tu?». La curiosità è un ticket più che sufficiente.
Un’altra studentessa, pure lei sui vent’anni o forse meno, attende l’inizio sfogliando un libro. Intanto arriva un prof. Poi un altro. Un prete. Due studenti. Ci sono volti noti: chi frequenta il percorso delle 10 Parole promosso dalla Pastorale giovanile diocesana, chi invece – non pochi – la Scuola di Politica ed Etica Sociale dell’Arcidiocesi. Alcuni anche i Mercoledì dell’Angelo. Altri volti, invece, sono nuovi: come detto, non serve alcun biglietto. Nel frattempo giungono alcune suore con alcune ospiti del loro studentato. Una coppia di giovani. Alla fine i presenti saranno un centinaio. Con la solita, impeccabile disposizione: i giovani dietro, i meno giovani davanti. Poco importa, tutti dentro.
L’Arcivescovo: «Esperienza di ricchezza»
«Questo è un servizio nuovo, un punto di riferimento per chi, nell’Università di Udine, è in ricerca di fede. Personalmente ho vissuto diversi anni come cappellano universitario ed è stata un’esperienza di grande ricchezza per me e per l’ambiente universitario. Buona serata!». Sono pochissime, ma ben posate, le parole con cui l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba ha aperto la serata. Lui, l’Arcivescovo, ha voluto fortemente questo nuovo Servizio diocesano fin dal momento del suo insediamento a Udine. Da giovane prete, a Roma, ha vissuto nove anni al servizio degli studenti e del personale della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica.

Grion: «Nuovo passo di collaborazione»
Dopo mons. Lamba, le parole del prof. Luca Grion, delegato del Magnifico Rettore – peraltro in scadenza di mandato – Roberto Pinton. «Questo è un altro passo di una collaborazione tra l’Arcidiocesi e l’Università di Udine», ha affermato. «Oltre alla Scuola di Politica ed Etica Sociale – realtà diocesana di cui Grion è direttore, ospitata in locali universitari, ndr – ora c’è questo nuovo Servizio, un luogo in più dove allenare lo spirito e il pensiero critico».

Don Marchica: «Un luogo per allargare gli orizzonti… e guardare oltre»
Prima della meditazione dell’ospite della serata, la monaca di Bose Lisa Cremaschi, le parole dell’incaricato diocesano al Servizio di Pastorale Universitaria, il giovane sacerdote don Christian Marchica. «Inaugurare significa iniziare, aprire una strada nuova – ha affermato, non senza una buona dose di piacevole emozione -. E ogni inizio è colmo di speranza. Pensiamo all’emozione di intraprendere un percorso di studi, di avviare una nuova esperienza lavorativa, o, ancora più profondamente, di dare vita a una relazione. La speranza segna ogni inizio perché proietta il nostro presente verso il futuro».
«La nostra speranza, che diventa anche preghiera, è che questo luogo possa essere uno spazio di incontro, di ascolto e di accompagnamento. Un luogo in cui camminare insieme e, insieme, allargare gli orizzonti. Anzi, potremmo dire: provare insieme a guardare oltre l’orizzonte».

Quello della Pastorale universitaria è un servizio che non è destinato ai soli studenti, ma è aperto anche al corpo docente e al personale dell’Ateneo. Lo ha ricordato sempre don Marchica, che potrà contare sul supporto del servita p. Cristiano Cavedon. «Vorremmo favorire una formazione integrale della persona – ha concluso -, che vada oltre la frammentazione del sapere nelle singole specializzazioni e abbracci anche la dimensione più profonda dell’essere».
Basta introduzioni, è tempo di assaporare la speranza con le parole di Lisa Cremaschi: «Giubileo: speranza o utopia?». E le note del coro “Gilberto Pressacco” dell’Università di Udine, a dare un tocco di ulteriore bellezza alla serata.
I primi passi del Servizio universitario
A partire dal 13 marzo, nella chiesa di San Cristoforo ci sarà una presenza fissa da parte di don Marchica o di padre Cavedon ogni mercoledì pomeriggio (dalle 15 alle 18.30) e ogni giovedì (dalle 14 alle 16.30), a beneficio di studenti e studentesse, docenti e personale dipendente dell’ateneo friulano. Un ascolto, un confronto, uno scambio di idee o opinioni. Per chi lo desidera, la Santa Messa si celebra negli stessi giorni: il mercoledì alle 18.30 e il giovedì alle 13.00.
Il Servizio ha attivato anche un indirizzo mail (pastorale.universitaria@diocesiudine.it) e una pagina sul sito web diocesano. Piccoli passi, dei germogli, per un percorso che – come ha ricordato don Marchica – «Desidera crescere insieme a chi lo vivrà, per costruire un’esperienza autentica di comunità e di ricerca di senso».
Giovanni Lesa