Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
AttualitàIn evidenzaPolitica

Italia-Slovenia, Mattarella: “Siano esempio per territori dove confini sono luoghi di conflitto”

“Con la designazione congiunta di Nova Gorica e Gorizia quale ‘Capitale europea della cultura nel 2025’, è stata scritta una nuova importante pagina della nostra storia. Con il Presidente Pahor abbiamo celebrato questo traguardo, visitandole assieme nell’ottobre del 2021. Quella piazza, che fu posto di frontiera, raffigura il confine, anche grazie allo spazio Schengen, quale luogo di incontro e di unione. Mi auguro che questa esperienza possa essere di ispirazione per altri territori transfrontalieri nel continente europeo, dove il concetto di confine è vissuto ancora in modo conflittuale, come elemento di discriminazione”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del conferimento della laurea honoris causa da parte dell’Università di Trieste, unitamente al Presidente emerito della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor.

“Presidente, caro amico Sergio Mattarella, si dice che in politica non c’è spazio per l’amicizia: non è vero, tu sei un grande statista e un mio grande amico. Ho avuto fiducia in te nei momenti difficili, ci siamo aiutati a vicenda, insieme abbiamo vinto. Grazie a te ho cominciato a credere che persino in politica c’è posto per la vera amicizia. Mi auguro che nel nostro mondo l’amicizia riesca a prevalere sul risentimento e l’odio”, ha affermato, dal canto suo il Presidente emerito della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor. “Tutto ciò che abbiamo fatto con l’amico e Presidente Mattarella -ha ricordato l’ex Capo dello Stato sloveno- lo abbiamo fatto perché crediamo nella pace duratura e nel sacro dovere degli uomini di Stato di adoperarsi in suo favore al meglio delle loro capacità. Questo è il nostro, loro dovere morale. Grazie per aver voluto confermare a me e a tutte le persone pacifiche e democratiche di entrambe le Nazioni, mediante il conferimento di questo alto riconoscimento, che soprattutto in questi tempi turbolenti per l’Europa e il mondo rimaniamo fedeli alla fede in un pacifico futuro in comune”.

Articoli correlati