Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
ChiesaIn evidenza

L’Arcivescovo ai sacerdoti della diocesi: «14 anni di comunione sincera e fraterna»

«In questa ultima Santa Messa del Crisma, che ho la grazia di celebrare con voi, cari presbiteri e diaconi, sollecitato dalla Parola di Dio ho creduto bello ricordarci l’unzione gratuita dello Spirito Santo che ha reso grande la nostra povera persona. Ricordarci anche che su di essa si basa la nostra stima reciproca e la comunione che ci rende unico presbiterio e unica comunità diaconale». «Se siamo qui – e potremmo azzardare dire – se abbiamo il diritto di concelebrare l’Eucaristia, è solo grazie a quell’unzione dello Spirito Santo che ci ha ricreati realmente con una nuova identità e una particolare partecipazione al sacerdozio di Cristo». Con queste parole l’arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato ha colto oggi l’occasione della Santa Messa crismale celebrata in Cattedrale a Udine per congedarsi con il clero diocesano, prima del suo saluto ufficiale alla diocesi (nella celebrazione di domenica 14 aprile) e dell’arrivo del suo successore, mons. Riccardo Lamba. Nella celebrazione sono stati consacrati gli olii santi (il crisma, l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi), i sacerdoti hanno rinnovato le loro promesse presbiterali dinnanzi all’Arcivescovo e sono stati festeggiati i giubilei sacerdotali.

«Vi sento parte di me. Chiedo perdono per le mie mancanze»

«Da parte mia – ha detto mons. Mazzocato rivolgendosi in particolare ai numerosi sacerdoti e diaconi radunati in Cattedrale –, in questi oltre quattordici anni di ministero episcopale tra di voi posso dire di aver cercato di creare una comunione sincera e fraterna con ognuno di voi, presbiteri e diaconi sentendovi parte di me».

L’Arcivescovo ha colto anche l’occasione per chiedere perdono al Signore «a coloro che ho invece ferito e trascurato». «Ho cercato anche di far crescere la comunione tra tutti noi nel presbiterio e nella comunità diaconale. Sono cosciente che a volte non ho capito, ho trascurato, mi sono stancato – ha proseguito –. E per questo ancora chiedo perdono a tutti e specialmente al Signore Gesù».

«Grazie al dono dell’unzione possiamo compiere, tra i fratelli, le azioni di Gesù»

Nell’omelia mons. Mazzocato ha ricordato ai sacerdoti che «è grazie all’unzione dello Spirito Santo se possiamo compiere tra i fratelli le azioni di Gesù e continuare la sua stessa missione. Di questo immeritato dono siamo qui a rendere grazie a Gesù che ci ha uniti al suo sacerdozio. Rendono grazie, in particolare i confratelli che festeggiano un traguardo giubilare della loro ordinazione, i cui nomi sono stati ricordati in apertura al rito dal vicario generale, mons. Guido Genero.

«La nostra comunione resti viva»

Mazzocato non ha mancato di ricordare i sacerdoti «che sono assenti per limiti fisici – pensiamo ai sacerdoti della Fraternità – e coloro che sono oltre la soglia della morte ma restano nostri confratelli nella comunione dei santi. In questa comunione – ha concluso –, come emerito dell’amata Chiesa di Udine, resterò con la costante preghiera e i legami di carità e di amicizia. Se essa sarà viva, attirerà maggiori benedizioni del Signore Gesù sulla sua Sposa che è in Friuli e che ama più di noi. E benedica anche tutti voi per intercessione della Vergine Maria e dei nostri santi».

Le foto della Messa Crismale

Messa Crismale del giovedì santo 2024

Articoli correlati