L’assessore Pizzimenti: «Sarà centrale per l’economia dell’intera regione»
“Con il raddoppio del raccordo ferroviario, il riassetto idraulico, la prossima elettrificazione della banchina e l’installazione del fotovoltaico a cui si aggiunge l’inserimento di gran parte dell’Aussa Corno nella futura Zona logistica semplificata, il ruolo di Porto Nogaro sarà centrale per l’economia dell’intera regione”. È quanto ha affermato l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, che oggi negli spazi portuali di Porto Margreth, ha illustrato il piano delle opere portate a termine anche con i fondi dei patti territoriali per la Bassa friulana (complessivamente 14 milioni di euro) e le ulteriori nuove opere di infrastrutturazione che hanno già piena copertura con fondi regionali ed europei (per 13 milioni di euro).
“L’attività della Regione ha consentito di migliorare in termini significativi la dotazione infrastrutturale dell’area industriale più grande della Regione, consentendo tra i risultati più immediati la ripresa e l’incremento dei traffici ferroviari e lo spostamento del traffico pesante dalla gomma al ferro, con un taglio di 70mila camion in meno sulle strade per il solo trasporto delle bramme”, ha specificato Pizzimenti.
L’assessore ha poi definito “storico” il passaggio in Commissione europea che “ha consentito di escludere il contributo regionale a supporto del trasporto intermodale dalla disciplina degli aiuti di stato, ampliando così i margini di intervento della Regione a sostegno di questa e di altre aree logistico-industriali”.
Gli interventi di maggiore rilievo, il riassetto idraulico (6 milioni) e il potenziamento degli impianti ferroviari (5 milioni), sono stati conclusi nel giugno di quest’anno. L’Aussa Corno può adesso contare sul raddoppio di parte del binario della dorsale ferroviaria per circa 7 chilometri oltre che, per la stessa distanza, anche di una attenta operazione di tombinamento e consolidamento spondale dei canali.
Con la sostituzione delle traverse in legno con traverse in cemento armato precompresso, sostituzione o riparazione scambi, sostituzione di parte dei binari, il rinnovo di passaggi a livello e con la realizzazione di nuovi tratti ferroviari si è determinato un miglioramento complessivo della funzionalità del raccordo ferroviario e della sua affidabilità.
L’altro risultato di particolare rilievo riguarda il miglioramento della funzionalità idraulica di un’area industriale in cui è presente una rete di canali di bonifica a scolo meccanico, che consente una migliore efficacia del sistema scolante gestito dal Consorzio di Bonifica e di mantenere un adeguato grado di sicurezza idrogeologico.
Con ulteriori risorse per 1,3 milioni di euro sono state eseguite anche opere di manutenzione straordinaria degli edifici e strutture interne allo scalo, con interventi su illuminazione, videosorveglianza, segnaletica ed efficientamento energetico. Un altro intervento concluso con fondi regionali, per una cifra di circa 2 milioni di euro, ha riguardato ulteriori manutenzioni e sostituzioni sul raccordo ferroviario esterno al porto.
Quanto al quadro delle opere in programma (13 mln di euro), la più rilevante riguarda il progetto di elettrificazione della banchina portuale Margreth, che consentirà alle navi di spegnere i motori durante le operazioni di carico scarico. A quest’opera si collega la realizzazione di un impianto di “Cold Ironing” sulla banchina stessa, nonché l’alimentazione dell’impianto attraverso l’energia prodotta da un sistema di pannelli fotovoltaici che sarà localizzato sulle coperture degli edifici esistenti. Nel dettaglio il finanziamento ammonta a 7,4 milioni di euro, di cui 4 milioni per l’elettrificazione della banchina e 3,4 milioni per gli impianti fotovoltaici complementari. L’altra grande novità per la zona Aussa Corno è relativa all’adeguamento del raccordo ferroviario limitrofo al porto, nell’ambito del progetto europeo denominato “Connecting Europe Facility” (Cef) con l’obiettivo di sviluppare la rete trans europea dei trasporti (Ten-T).
Al momento si è aperta la fase di progettazione del collegamento, finanziato con 1,6 milioni di euro, che sarà situato tra la via navigabile del fiume Corno e la ferrovia Trieste-Venezia in Comune di San Giorgio di Nogaro. L’opera permetterà di trasferire i convogli ferroviari al di fuori del centro abitato sangiorgino, come avviene ad oggi.
Sarà a breve realtà invece, il progetto già finanziato dal Cipe per circa 600mila euro e che il rifacimento della diramazione ferroviaria nord denominata “Raccordo ferroviario Selvata” e il suo prolungamento.
Ammonta a 3,5 milioni di euro circa invece l’importo previsto per ulteriori lavori in porto, in particolare la realizzazione di una nuova rotatoria di accesso, nuovi parcheggi, il rifacimento della pavimentazione della banchina e del varco d’ingresso, oltre che varie manutenzioni.