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Regione

Riccardi, l’ospedale di Palmanova non chiuderà

Il vice governatore della Regione ha incontrato i dipendenti del nosocomio e rimarcato i cardini attorno ai quali ruoterà la revisione del sistema sanitario che la Regione intende mettere in atto. “In questo avvio di legislatura – ha detto –, abbiamo cercato di mettere innanzitutto ordine nel rapporto e nei ruoli dei principali protagonisti all’interno di un sistema che, nonostante le tante difficoltà, riesce comunque a dare risposte di eccellenza per le situazioni più complicate”.

Rinnovare un sistema fermo a 25 anni fa, che risponda ai bisogni attuali della popolazione. Al contempo, aumentare l’attrattività di pazienti al fine di arginare la loro fuga in strutture, dentro e fuori dai confini regionali, valorizzando e specializzando gli ospedali spoke per farli diventare un punto di appoggio dialogante degli hub del Friuli Venezia Giulia. E poi, nessuna ipotesi di chiusura dell’ospedale di Palmanova. Sono questi alcuni dei capisaldi che il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi ha illustrato, martedì 6 agosto, nel corso di un incontro ai dipendenti del nosocomio palmarino. Alla presenza del Commissario straordinario unico dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, Giuseppe Tonutti, del Commissario straordinario dell’Azienda per l’assistenza sanitaria n. 2 “Bassa Friulana-Isontina”, Antonio Poggiana, del vicedirettore centrale alla Salute, Gianna Zamaro, Riccardi ha rimarcato i cardini attorno ai quali ruoterà la revisione del sistema sanitario che la Regione intende mettere in atto. “In questo avvio di legislatura – ha detto –, abbiamo cercato di mettere innanzitutto ordine nel rapporto e nei ruoli dei principali protagonisti all’interno di un sistema che, nonostante le tante difficoltà, riesce comunque a dare risposte di eccellenza per le situazioni più complicate. Ciò che abbiamo di fronte è un’organizzazione della salute dimensionata a 25 anni fa ma che ora, a seguito delle mutate esigenze di una popolazione anagraficamente molto diversa, e con le migliori dotazioni tecnologiche e accresciuta professionalità del comparto medico, va sostanzialmente rivista”. Negli ultimi tre anni, ha ricordato il vicegovernatore, “c’è stato un calo dell’attrattività del 10 per cento ed un aumento della fuga verso strutture private accreditate fuori regione pari al 30 per cento”. Numeri, ha rimarcato, “che ci devono far riflettere e sui quali diventa obbligatorio intervenire”. Da settembre, ha poi fatto sapere Riccardi, in ogni Azienda del Fvg, ci saranno incontri come quello ospitato a Palmanova, per illustrare e confrontarsi sul programma dei cambiamenti che la Regione intende mettere in atto al fine di rendere il sistema sanitario più efficiente e adeguato ai tempi.

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