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Chiesa

Quando Madre Teresa di Calcutta fu ospite a Udine

La suora albanese rilasciava rarissime interviste ma fece una eccezione per il settimanale diocesano. «Una donna straordinaria – scrisse il direttore, don Duilio Corgnali, dopo quell’incontro –. Un volto segnato dalle mille rughe della sofferenza umana, due occhi cerchiati di tanto amore: specchio della presenza di Dio in questo mondo»

Domani, domenica 4 settembre, alle 10.30 Papa Francesco presiederà in Piazza San Pietro la Messa di Canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. La celebrazione si inserisce nell’ambito del Giubileo degli operatori e dei volontari della misericordia. Ieri, in un telegramma a firma del cardinale Parolin inviato in occasione di un simposio a Roma dedicato da AsiaNews alla santa albanese, ha definito Madre Teresa “testimone privilegiata di carità e di generosa attenzione ai poveri e agli ultimi”. Il suo esempio – afferma – contribuisca a portare sempre più Cristo “al centro della vita” e a vivere generosamente il suo Vangelo “nel continuo esercizio delle opere di misericordia per essere costruttori di un futuro migliore, illuminato dallo splendore della Verità”. Il Papa esorta a imitare “l’ardore apostolico” di Madre Teresa per attuare “quella Rivoluzione della Tenerezza iniziata da Gesù Cristo con il suo amore di predilezione ai piccoli”. Durante la Messa di Canonizzazione si pregherà per i poveri e gli ultimi della terra, perché i cristiani sull’esempio di Madre Teresa siano mossi alla carità operosa. In Bengali sarà pronunciata una preghiera per i governi e le assemblee legislative perché difendano la vita e la dignità di ogni persona e promuovano la pace e la giustizia. Infine, in cinese, si pregherà per i cristiani perseguitati, perché il Signore li conforti con la sua presenza, li guidi nella notte oscura e faccia sorgere per loro il sole di giustizia.

Madre Teresa a Udine per ben 2 volte

Fu un fatto straordinario la visita di Madre Teresa a Udine, nel dicembre del 1981. E ancor più straordinario, per lei che era abituata a rifuggire da chiasso e pubblicità, il suo concedersi a domande. Per il settimanale della diocesi, “la Vita Cattolica” fece allora un’eccezione. «Una donna straordinaria – scrisse il direttore, don Duilio Corgnali, dopo quell’incontro (Madre Teresa tornò in Friuli anche nel 1988) –. Un volto segnato dalle mille rughe della sofferenza umana, due occhi cerchiati di tanto amore: specchio della presenza di Dio in questo mondo».

Le fu chiesto: “E ai friulani quale messaggio vorrebbe consegnare?”. Rispose: “Quello di pregare, perché il frutto della preghiera è l’approfondimento della fede, e il frutto della fede è l’amore, e il frutto dell’amore è il servizio. Se noi preghiamo, avremo un cuore puro per amarci come Dio ci ha amato. Ma l’amore deve essere messo in azione. Ora, il frutto del nostro amore per Dio è il servizio ai poveri. Per voi è l’amore nella famiglia. Pregate insieme e starete insieme. Unite le vostre mani per aiutarvi, così come i vostri cuori. Amatevi l’un l’altro”.

Il testo dell’intervista viene pubblicato integralmente nel numero in edicola de “la Vita Cattolica” (accessibile, per gli abbonati che hanno richiesto la password, anche da questo sito web nell’area abbonati, o accedendo dalla prima notizia sottostante).

Accadde per ben 2 volte nel 1981 e nel 1988. La “storica” intervista con “la Vita Cattolica”

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