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Attualità

Bibione. Nuovi scavi archeologici sul sito della villa romana di Mutteron dei Frati

Fino al 22 marzo gli archeologi delle Università di Regensburg e Padova saranno a Bibione, sul sito della villa  romana Mutteron dei Frati.

Per la seconda campagna l’équipe sta lavorando su almeno tre nuove aree da sottoporre a scavo archeologico. Rimane centrale la condivisione di ricerca e risultati con la collettività, con visite guidate dedicate alle persone che vorranno conoscere da vicino la Bibione più antica.

Il sito della villa romana, in Valgrande, noto dalla metà del Settecento e parzialmente indagato negli anni ’30 e ’90 del Novecento, è l’unica testimonianza ben conservata degli insediamenti che dovevano trovarsi lungo il litorale Alto-Adriatico in epoca romana.

Dopo la ripresa delle attività di ricerca, avvenuta lo scorso marzo grazie a un progetto finanziato dalla DFG – Deutsche Forschungsgemeinschaft, ora gli archeologi sono tornati, dunque, in campo. E la seconda campagna di scavo vede nuovamente impegnate le Università di Regensburg (Prof. Dirk Steuernagel, Dott. Alice Vacilotto) e Padova (Prof. Maria Stella Busana), con la supervisione della competente Soprintendenza (Dott. Alessandro Asta) e il sostegno di proprietà e affittuario della valle.

Tutti gli interessati potranno seguire lo svolgimento delle indagini e rimanere al corrente sulle scoperte seguendo i canali social di “Bibione Antica: Discovering the past” (Facebook, Instagram). Bella notizia, inoltre, per chi volesse visitare il sito a scavo in corso. Gli archeologi prevedono di effettuare almeno mezza giornata di apertura al pubblico.

Archeologi impegnati a Villa Mutteron

«Il binomio Bibione-storia si fa sempre più forte grazie all’importante lavoro delle équipe delle Università di Regensburg e Padova. È un piacere constatare come la nostra località continui a dimostrarsi disponibile e interessata nel favorire lo sviluppo delle ricerche; ogni nuova scoperta ci appassiona, incuriosisce anche i turisti ed è per tutti motivo di orgoglio – ha affermato il sindaco di San Michele al Tagliamento, Flavio Maurutto –. Da parte dell’Amministrazione un augurio di buon lavoro al Prof. Steuernagel, alla Dott.ssa Vacilotto, alla Prof.ssa Busana e a tutti gli archeologi coinvolti nella nuova campagna di scavi. Un ringraziamento alla Soprintendenza per l’attenzione nei confronti del nostro territorio e alla famiglia Ferri de Lazara per aver custodito in Valgrande questo prezioso patrimonio rendendolo nuovamente disponibile ai ricercatori».

«Con la prima campagna di scavi dello scorso marzo, Bibione ha cominciato a scoprire aspetti inediti della propria storia e li ha condivisi da subito con i turisti con riscontri particolarmente positivi. Bibione Live continua, pertanto, a promuovere il lavoro e le risultanze di questa grande squadra sia in Italia sia all’estero, nella convinzione che si tratti di un’esperienza che molto arricchisce la vacanza degli ospiti – sono le parole del presidente di Bibione Live-Consorzio di Promozione Turistica, Andrea Anese –. Ringraziamo tutta l’équipe, gli enti, i professionisti e le persone che stanno rendendo possibile e visitabile qualcosa che fino a poco tempo fa Bibione poteva solo immaginare».

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