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CulturaMedio Friuli

Mereto. Un libro sui Gentilli, ebrei friulani morti ad Auschwitz

Gli studiosi Valerio Marchi e Denis Passalent hanno ricostruito la storia di una famiglia di ebrei friulani sino alla Shoah. Moisè Vittorio Gentilli era nativo di Mereto (all’epoca Meretto) di Tomba, dove dal 1921 abitò con la moglie Norma Stella Colombo, di Padova.

Un quadro completo della vicenda sarà offerto a Mereto di Tomba domenica 21 gennaio dalle ore 14, nella Sala consiliare di via Divisione Julia 8, nell’incontro su “I Gentilli nella Meretto di Tomba a cavallo tra Otto e Novecento”, organizzato dal Comune.

Abitazione e negozio dei Gentilli a Mereto di Tomba (Archivio Civici Musei udine)

Moisè Vittorio e Norma Stella non ebbero figli, ma fu loro affidata la piccola Ester Giovanna, nipote di Norma. Il piccolo nucleo visse a Mereto sinché, nel 1930, si trasferì a Venezia, dove marito e moglie diressero la Casa di Riposo Israelitica. Poi, alla fine del 1943, Moisè, Norma ed Ester cercarono di salvarsi dalle persecuzioni fuggendo in Svizzera, ma furono catturati, condotti al campo di concentramento di Fossoli e lì, il 22 febbraio 1944, caricati su un convoglio diretto ad Auschwitz, dove furono uccisi assieme ad altri quattro congiunti.

A chiusura dell’evento – che coniugherà anche illustrazioni, musica e letteratura – saranno posate due Pietre d’inciampo in loro memoria.

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