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CulturaUdine e dintorni

Sarà intitolata a don Di Piazza l’aula studio della biblioteca scientifica dell’Università

Martedì 23 aprile, alle 11, l’Università di Udine intitolerà a don Pierluigi Di Piazza l’aula studio (al piano terra) della Biblioteca scientifica e tecnologica dell’Ateneo (via Fausto Schiavi 44). Di Piazza è scomparso quasi due anni fa, il 15 maggio 2022. Al fondatore del Centro di accoglienza “Ernesto Balducci” di Zugliano l’Ateneo, nel 2006, ha conferito la laurea honoris causa in Scienze economiche. Nel 2011 Di Piazza ha fatto parte della commissione che ha scritto il Codice etico dell’Università.

Il programma

La cerimonia inizierà con il taglio del nastro e l’inaugurazione del pannello che dedica l’aula al sacerdote originario di Tualis di Comeglians. L’evento proseguirà nell’auditorium della Biblioteca con la proiezione di un breve estratto del film documentario del 2016 “I volti spirituali del Friuli. Pierluigi Di Piazza” con regia di Marco D’Agostini. Seguiranno i saluti e gli interventi del rettore, Roberto Pinton, della professoressa Marina Brollo, autrice della laudatio alla laurea honoris causa di don Di Piazza, e Vito Di Piazza, fratello di Pierluigi. Sulla figura e l’opera di Pierluigi Di Piazza rifletteranno il filosofo Massimo Cacciari, in dialogo con il vice direttore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini, e il presidente e fondatore dell’associazione “Libera”, don Luigi Ciotti, del quale sarà proiettata una intervista curata dallo stesso Mosanghini.

Da Tualis al mondo: l’esortazione alla sensibilità, allo studio, alla generosità

«Mi permetto di esortarvi, perché ogni giorno esorto me stesso – scriveva Di Piazza “Nel cuore dell’umanità. Storia di un percorso di vita” –, a essere e diventare… sensibili, profondi e intelligenti; a liberarvi dalla logica dell’avere, dell’apparire, della superficialità e della futilità. A non essere fatalisti, conformisti, pigri. A impegnarvi nello studio e un domani nel lavoro; a scegliere di vivere relazioni profonde e significative; a non chiudervi in forme di egoismo, ma a essere disponibili e generosi; a non avere paura dei grandi ideali e neanche dell’apparente piccolezza di presenza, parole e gesti che sono invece importantissimi perché esprimono sensibilità, orientamento, collocazione, senso del vivere».

La vita

Don Di Piazza è nato a Tualis di Comeglians il 20 novembre del 1947. Dopo gli studi al seminario di Udine, ha conseguito nel 1973 la licenza in Teologia all’Università San Tommaso d’Aquino a Roma, dove, arrivato l’anno prima, mentre preparava la tesi operava allo stesso tempo come animatore presso l’Oratorio di San Filippo Neri alla Garbatella. Rientrato in Friuli, è stato diacono nelle parrocchie di San Osvaldo e Colugna e ordinato sacerdote il 18 ottobre 1975 nella Chiesa di Tualis. È stato insegnante di religione per oltre trent’anni all’Istituto d’arte “Giovanni Sello” di Udine e per un breve periodo alle scuole medie di Paderno, dove è stato cappellano per cinque anni per poi diventare parroco di Zugliano dal 29 novembre 1981 fino alla sua scomparsa. Nel 1989, ha fondato e diretto, sempre a Zugliano, il Centro di accoglienza per immigrati, profughi e rifugiati politici, poi rinominato, nel 1992, Centro di accoglienza e promozione culturale e intitolato a padre Ernesto Balducci. Da allora, ogni anno ha organizzato un convegno internazionale con la partecipazione di testimoni, studiosi e intellettuali provenienti da tutto il mondo. Nel 1994 ha voluto riprendere gli studi laureandosi in Teologia, sempre all’Università San Tommaso d’Aquino, con la tesi “Morire nella città secolare: riflessioni teologiche in prospettiva pastorale”. Nelle sue testimonianze e nei suoi libri ha più volte citato e ricordato i maestri e le figure che lo hanno maggiormente guidato e ispirato. Un lungo elenco che comprende, tra quelli più amati, don Lorenzo Milani, don Primo Mazzolari, padre Davide Maria Turoldo, padre Ernesto Balducci, don Tonino Bello, don Pino Puglisi e don Beppe Diana, ma anche laici come Giorgio La Pira, Aldo Moro, Enrico Berlinguer, Pier Paolo Pasolini, Alexander Langer. Nelle sue innumerevoli iniziative, ha incontrato intellettuali, scienziati, attivisti e gente comune di tutto il mondo e molti sono venuti al Centro Balducci per il convegno annuale o altri incontri culturali. I vescovi dell’America Latina accompagnati dalla loro gente, donne e uomini dall’Africa e dal Vicino, Medio ed Estremo Oriente.

Ha organizzato le visite del Dalai Lama in Friuli nel 2007 e nel 2013, ospitandolo personalmente a Zugliano. Al Centro Balducci è stato assegnato dal Club Unesco di Udine il premio “Udine città della pace”. Don Di Piazza ha ricevuto, il 5 gennaio 2002, il Premio Epifania assegnato dal Comune di Tarcento per l’impegno per la pace e la solidarietà. Gli è stato conferito a Trieste il premio come Costruttore di Pace. Per l’importante lavoro in favore della pace e della solidarietà tra i popoli e il dialogo fra culture e religioni diverse, la Commissione Interecclesiale Justicia y Paz di Bogotà (Colombia) lo ha annoverato fra i suoi membri onorari. Il 13 gennaio 2006 ha ricevuto dalla Facoltà di Economia dell’Università di Udine la laurea ad honorem come “Imprenditore di solidarietà”. Gli è stata conferita la Cittadinanza onoraria dal Comune di Comeglians e il premio “Baston di San Pieri di Cjargne per la spiritualità”. È stato relatore in tantissimi dibattiti pubblici in tutta Italia ed è andato in tantissime scuole per parlare di solidarietà, pace, diritti, legalità. Per molti anni è stato tra gli organizzatori delle marce della pace di Zuglio-San Pietro in Carnia e di Pordenone-Aviano.

In modo inatteso se ne è andato il 15 maggio 2022. Gli sono stati intitolati, il 20 novembre 2022 il Centro di accoglienza a Paluzza, in Carnia, il 20 maggio 2023 l’Istituto comprensivo scolastico di Pozzuolo del Friuli, che adesso si chiama Istituto Comprensivo don Pierluigi Di Piazza.

 

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