«Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore!» (Lam 1, 12)
Davanti a questa quarta stazione, in cui meditiamo il momento in cui Cristo incontra sua Madre, non possiamo non provare commozione perché finalmente Gesù può ricevere, anche se per un breve attimo, quell’Amore materno di cui ha bisogno e che Maria può offrirgli ora con la sua vicinanza, in quella situazione cosi difficile e drammatica quale è la salita al Calvario
Cosi come un bimbo quando sperimenta la caduta e, ferito, corre dalla mamma per trovare conforto e fiducia, così anche il Figlio di Dio chissà quante volte avrà desiderato questo incontro per poter ricevere dalla sua Mamma almeno quella carezza indispensabile per non sentirsi abbandonato da tutti. Molto probabilmente era l’unico gesto che avrebbe potuto ricevere in quel drammatico momento e ritrovare la forza di continuare il cammino verso il Golgota.
Anche oggi Maria, consapevole della sua maternità universale ottenuta sotto la Croce, continua a dispensare, come sul Calvario, le sue carezze nelle più difficili situazioni di questo mondo facendosi il più possibile vicina a quanti la invocano e la cercano nella speranza di ricevere da lei conforto e incoraggiamento.
La Vergine Maria non si stanca nemmeno in questo tempo così travagliato di portare e far conoscere a tutti noi l’Amore misericordioso e incondizionato di Dio per i suoi figli nessuno escluso.
E quando ciò avviene, quando nella vita personale di ciascuno riusciamo a percepire il posarsi di questa materna mano accarezzante come balsamo per le ferite, ecco che allora le lacrime di commozione cominciano a scendere copiose dal viso ridestando nell’animo umano quella gioia e speranza che parevano scomparse ma che diventano preludio per una vera serenità interiore e apertura alla Misericordia di Dio.
Sono appunto gli effetti meravigliosi di questo Amore materno di Maria dispensato a piene mani, ma soprattutto con il cuore. Un amore di cui questo Mondo oggi ha estremo bisogno.
Bruno Temil