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La Via della Croce

Sofferenza di Maria, sofferenza di Madre

Tutto è compiuto! Gesù ora è morto e non resta che deporlo dalla Croce: è una scena drammatica, contemplata nella tredicesima stazione della Via Crucis. Un ultimo abbraccio a questo corpo esanime. È proprio la Madre, Maria, che lo compie.

Chissà quante volte lo ha abbracciato fin da piccolo con la gioia nel cuore, mentre ora lo stringe invece affranta da un dolore immenso, inconsolabile.

Mentre guardava il suo Figlio in quel momento, deposto dalla croce, Maria avrà ripensato a quelle parole profetiche del vecchio Simeone «e anche a te una spada trafiggerà la tua anima». È la prefigurazione del dolore di tante mamme che hanno perso un figlio/a tragicamente e la cui morte ha fatto piombare improvvisamente la famiglia nella disperazione, distruggendo in un attimo l’esistenza dei genitori stessi. Una spada che trafigge i cuori in un sol colpo e, spesso, in maniera del tutto incomprensibile.

È il dolore di tanti genitori alle prese con la piaga della droga che distrugge le vite di tanti figli, schiavi di questa e di altre mortali dipendenze.

È il dolore di tanti genitori che assistono e accompagnano all’ultima dimora i loro figli (alle volte ancora in tenera età) morti a causa di malattie inguaribili.

Maria, Madre di Gesù, tu che hai sperimentato per prima questi dolori, ti troviamo qui ancora oggi a consolare, alleviare, incoraggiare tutte queste mamme e papà ad accogliere tali prove con Amore e accettazione cristiana, sapendo che in Dio nulla è perso, nulla è destinato all’oblio. Tutto verrà ricapitolato in Cielo.

Un Santo sacerdote, padre Massimo Rastrelli, a una mamma che aveva perso il figlio diceva «Tuo figlio non l’hai perso, ma lui è per te e per la tua famiglia il Passaporto per il Paradiso»

È questa la nostra certezza da quando nasciamo: Siamo fatti per il Cielo!

Bruno Temil

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